Author: Gero Grassi

Comunicati Stampa / 10.07.2014

 
















A Montecatini arrivavamo con la Citroen Ami 6. Celeste chiaro, seconda serie con il vetro posteriore curvato che attirava l’attenzione di molti. Avevamo bagagli e bagagli. Dentro e nel cofano.
I viaggi degli anni ‘60, per chi li faceva, non erano comodi. L’aria condizionata era un miraggio e si vedeva solo nei films di James Bond. L’ABS non esisteva, ma la benzina costava poco.
Le vacanze iniziavano molti giorni prima della partenza con la preparazione di borse, valige, pacchi e plaid. Il plaid, coperta pelosa con disegni a quadri, era un ingrediente essenziale del viaggio. Ovviamente era inutile d’estate, serviva però a stendersi sui prati e ad avvolgere i bambini.
Partivamo due o tre ore prima dell’alba.
L’autostrada era in nuce e bisognava affrontare la salita di Ariano Irpino che spaventava i bambini, soprattutto quando l’auto non era delle più solide. Si partiva all’alba. Ufficialmente per evitare il caldo, forse anche perchè quella partenza notturna dava all’avvenimento un’aureola di sacralità.
Sulle strade i carri, che andavano in campagna, portavano appisolati agricoltori...