Una manovra economica senza futuro congela il Paese

Una manovra economica senza futuro congela il Paese

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il Governo di Centrodestra che per mesi ha continuato a chiedere agli italiani di essere ottimisti, di tornare a spendere, per mettere in circolo il denaro, perché la crisi era ormai alle spalle, sembra essersi svegliato. Ma l’incubo è tutt’altro che finito. La crisi è ancora pesante ed i sacrifici che vengono chiesti agli italiani non tengono conto dello stato di salute dell’economia delle famiglie, gìà molto precario….

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il Governo di Centrodestra che per mesi ha continuato a chiedere agli italiani di essere ottimisti, di tornare a spendere, per mettere in circolo il denaro, perché la crisi era ormai alle spalle, sembra essersi svegliato. Ma l’incubo è tutt’altro che finito. La crisi è ancora pesante ed i sacrifici che vengono chiesti agli italiani non tengono conto dello stato di salute dell’economia delle famiglie, gìà molto precario.
L’equità sociale pare un criterio d’altri tempi, che il Governo Berlusconi non pone alla base delle sue scelte. Neppure investire sui giovani e sul loro futuro, pare un tassello importante della manovra economica, tanto discussa ma poco condivisa.
Che i tagli siano necessari è fuor di dubbio, ma un buon padre di famiglia taglia i costi superflui per garantire ai suoi figli istruzione, lavoro, futuro.
La manovra economica del Governo taglia e basta, non investe sul futuro, non costruisce nulla di solido per i giovani.
A farne le spese sono sempre i cittadini che meno degli altri possono far sentire la loro voce, quali: i pensionati, i dipendenti pubblici e tutti i lavoratori dipendenti.
Una manovra economica equa, dovrebbe chiedere maggiori sacrifici a chi vive una situazione finanziaria florida e un piccolo contributo a chi stenta ad arrivare alla fine del mese a causa di una pressione fiscale innegabile, evidente. Ma, come spesso accade, chi è forte si rafforza sempre più e chi è debole cede perché non ha altra possibilità.
Non è giusto che vi siano cittadini che possono pagare le migliori scuole private per i loro figli e cittadini che oggi, a causa di una manovra economica iniqua, debbano decidere di non far proseguire gli studi ai loro figli.
Una classe politica che tende a congelare se stessa, è destinata a non avere futuro e a non dare futuro al Paese.
Un Governo che non investe sui giovani è un Governo che non guarda avanti.