Una manovra economia necessaria ma sbagliata nella soluzione

Una manovra economia necessaria ma sbagliata nella soluzione

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Quando si imposta una manovra economica che chiede grandi sacrifici alla Nazione, non ci si può esimere dal chiedere parere ai cittadini, poiché su di loro cadrà la scure della austerity.
Dai sondaggi effettuati è emerso che il senso di responsabilità degli italiani è maggiore di quanto non si immagini. Tutti esprimono grande preoccupazione per il Paese e sono pronti a contribuire al risanamento dei conti, proporzionalmente alle proprie possibilità. Tutti sono pronti a sopportare sacrifici, ma questi devono essere distribuiti nel modo più equo possibile.
 

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
Quando si imposta una manovra economica che chiede grandi sacrifici alla Nazione, non ci si può esimere dal chiedere parere ai cittadini, poiché su di loro cadrà la scure della austerity.
Dai sondaggi effettuati è emerso che il senso di responsabilità degli italiani è maggiore di quanto non si immagini. Tutti esprimono grande preoccupazione per il Paese e sono pronti a contribuire al risanamento dei conti, proporzionalmente alle proprie possibilità. Tutti sono pronti a sopportare sacrifici, ma questi devono essere distribuiti nel modo più equo possibile.
I cittadini chiedono una diminuzione dello stipendio dei Ministri e dei Sottosegretari, una diminuzione del contributo elettorale ai Partiti, per poi giungere, se necessario a toccare l’equilibrio dei lavoratori dipendenti, che faticano per arrivare alla fine del mese.
I cittadini non giudicano positivamente l’introduzione di pedaggi sulle strade di connessione con i tratti autostradali e l’introduzione a Roma di una tassa di soggiorno.
Allo stesso modo è impensabile aggiungere a tutto ciò un aumento della pressione fiscale che ricada a pioggia su tutti, anche su chi oggi vive una vita modesta e piena di sacrifici, pur di dare un’istruzione ai propri figli.
Insomma la manovra economica è necessaria, ma i cittadini devono essere il punto di partenza della manovra, non il “capro espiatorio” e nella manovra l’equità deve sostituire i tagli da macelleria sociale.