Scioperano gli insegnanti per una scuola più giusta

Scioperano gli insegnanti per una scuola più giusta


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Sciopero degli insegnanti indetto dalla GILDA per sabato 3 marzo.
La causa è la mancata corresponsione degli scatti di anzianità a gennaio e la riforma del sistema pensionistico che penalizza fortemente la categoria.
Il sindacato chiede inoltre norme concrete per la stabilizzazione dei precari e modifiche alla riforma Brunetta, che “non tiene conto della libertà di insegnamento e dei diritti sindacali nelle scuole.”
La categoria degli insegnanti è sicuramente sottopagata, poco tutelata e per nulla valorizzata…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Sciopero degli insegnanti indetto dalla GILDA per sabato 3 marzo.
La causa è la mancata corresponsione degli scatti di anzianità a gennaio e la riforma del sistema pensionistico che penalizza fortemente la categoria.
Il sindacato chiede inoltre norme concrete per la stabilizzazione dei precari e modifiche alla riforma Brunetta, che “non tiene conto della libertà di insegnamento e dei diritti sindacali nelle scuole.”
La categoria degli insegnanti è sicuramente sottopagata, poco tutelata e per nulla valorizzata. L’impegno gravoso che incombe su un insegnante è formare i giovani di domani, aiutandoli nel contempo a sviluppare una coscienza civica che faccia onore a se stessi ed al Paese.
A fronte di una responsabilità così grande, gli insegnanti sono equiparati dal punto di vista salariale a chi svolge lavori senza responsabilità alcuna. Questo non è tollerabile.
La valenza di uno sciopero per la risoluzione di problematiche così complesse è limitata ad alzare l’attenzione verso un sistema che non funziona e deve cambiare.
E’ giusto rimettere in discussione il ruolo dell’insegnante, rendendo alla categoria l’autorevolezza che gli compete.