Regionali Puglia: Serve una visione d’intenti comune

Regionali Puglia: Serve una visione d’intenti comune

 
Nota dell’on. Gero Grassi, parlamentare PD pugliese
 
L’ Assemblea regionale del PD, rinviata al 2010 per la mancanza di serenità nel dibattito politico, dovuta alla protesta dei manifestanti “Pro Nichi Venodola” evidenzia un fatto sostanziale: i cittadini non vogliono subire le scelte, vogliono poter dire la loro e decidere chi dovrà governarli. Molti tra i manifestanti erano militanti del PD, anche questo un dato sul quale riflettere. Il PD deve ascoltare tutti e mirare ad una decisione che, attraverso un percorso democratico, convinca tutti che la decisione presa è quella giusta.
Le imposizioni che piovono dall’alto non portano frutti. 
Quanto è accaduto non può essere archiviato come un gesto di protesta fine a se stesso. E’ la dichiarata volontà di una fetta di elettorato che intende far emergere le proprie ragioni. La modalità adottata, non è certo condivisibile, ma non si può non tener conto del fatto che, parte del centrosinistra vuole difendere l’operato della Giunta degli ultimi 5 anni.

Nota dell’on. Gero Grassi, parlamentare PD pugliese
 
L’ Assemblea regionale del PD, rinviata al 2010 per la mancanza di serenità nel dibattito politico, dovuta alla protesta dei manifestanti “Pro Nichi Venodola” evidenzia un fatto sostanziale: i cittadini non vogliono subire le scelte, vogliono poter dire la loro e decidere chi dovrà governarli. Molti tra i manifestanti erano militanti del PD, anche questo un dato sul quale riflettere. Il PD deve ascoltare tutti e mirare ad una decisione che, attraverso un percorso democratico, convinca tutti che la decisione presa è quella giusta.
Le imposizioni che piovono dall’alto non portano frutti. 
Quanto è accaduto non può essere archiviato come un gesto di protesta fine a se stesso. E’ la dichiarata volontà di una fetta di elettorato che intende far emergere le proprie ragioni. La modalità adottata, non è certo condivisibile, ma non si può non tener conto del fatto che, parte del centrosinistra vuole difendere l’operato della Giunta degli ultimi 5 anni.
Tutto può esser messo sul tavolo della discussione, tutto può esser sottoposto a tagli e ricuciture. Ma al sarto bisogna dare il modello sul quale lavorare, non si può commissionare un abito fornendo solo il nome di chi lo indosserà. In altre parole per fare chiarezza in tutta questa confusione, che regna sovrana, bisogna discutere di programmi e priorità da condividere. Non è la persona o il nome nuovo che con un colpo di bacchetta magica può trasformare la zucca in carrozza e gli stacci in un abito da sera. Serve una visione d’intenti comune. Soltanto così si potrà percorrere insieme la strada, che porta al traguardo.