Proposta di legge in favore dei ‘Centri Anziani’ che svolgono attività sociali

Proposta di legge in favore dei ‘Centri Anziani’ che svolgono attività sociali


Nota dell’on. Gero grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
I centri anziani sono oramai una grande realtà nel nostro Paese, tanto da essere presenti in quasi tutti i comuni, nelle grandi, medie e piccole città e anche nei quartieri. Sono per lo più organizzati e gestiti in autonomia dalle stesse persone anziane, attraverso statuti propri o definiti dalle municipalità, eventualmente nell’ambito di norme e di leggi regionali.
È noto l’impegno crescente delle persone anziane in attività solidali e la loro disponibilità a partecipare a progetti di utilità sociale, civile e culturale come per esempio: la vigilanza davanti alle scuole, nei parchi pubblici…



Nota dell’on. Gero grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
I centri anziani sono oramai una grande realtà nel nostro Paese, tanto da essere presenti in quasi tutti i comuni, nelle grandi, medie e piccole città e anche nei quartieri. Sono per lo più organizzati e gestiti in autonomia dalle stesse persone anziane, attraverso statuti propri o definiti dalle municipalità, eventualmente nell’ambito di norme e di leggi regionali.
È noto l’impegno crescente delle persone anziane in attività solidali e la loro disponibilità a partecipare a progetti di utilità sociale, civile e culturale come per esempio: la vigilanza davanti alle scuole, nei parchi pubblici.
Per quanto riguarda le attività di utilit à sociale e civile svolte dai centri anziani (aderenti alle associazioni nazionali di promozione sociale iscritte nel registro nazionale) in convenzione con gli enti pubblici, si riscontra una difficoltà nei trattamenti di rimborso spese, cosiddetti «forfettari», che non vanno considerati remunerazione o reddito, ma che sono funzionali alla facilitazione della partecipazione degli anziani: trasporto, sostentamento sul luogo di impegno. Con questo scopo e con modalità chiare e inequivocabili questi «rimborsi » vanno trattati come fiscalmente esenti.
La proposta di legge in questione nulla ha a che fare con il volontariato e la sua relativa legge (n. 266 del 1991) che parla di rimborsi delle spese effettivamente sostenute e documentate.
La proposta chiede per i centri anziani diritto all’esenzione totale dal pagamento dell’imposta dovuta alla Società italiana degli autori ed editori (SIAE) nell’effettuazione delle attività, purché queste strettamente riservate agli associati. Chiede anche diritto all’esenzione dal pagamento del canone di abbonamento alla RAI e diritto alla riduzione al 4 per cento dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto sugli acquisti di beni e di servizi strettamente connessi alle attività sociali.