Perchè gli iscritti al PD non possono aderire alla Massoneria

Perchè gli iscritti al PD non possono aderire alla Massoneria

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Alla luce delle recenti vicende che hanno visto amministratori PD simpatizzare per la Massoneria, fare chiarezza è necessario.
Quando il Partito Democratico è stato fondato il 14 ottobre del 2007, si è cercato di dare al Partito uno Statuto  chiaro e veramente “democratico”.
Lo statuto del PD racchiude un Codice Etico, stilato da un’apposita Commissione e approvato dall’Assemblea Costituente il 16 febbraio 2008.
“Chiunque si iscriva al Partito Democratico, s’impegna formalmente a osservare un comportamento ispirato ai principi contenuti nel Codice Etico” . Così recita in sintesi, il Codice al punto 1.2. Chiunque trasgredisca le norme contenute nel suddetto Codice può essere oggetto di sanzioni da parte del Partito….
 

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Alla luce delle recenti vicende che hanno visto amministratori PD simpatizzare per la Massoneria, fare chiarezza è necessario.
Quando il Partito Democratico è stato fondato il 14 ottobre del 2007, si è cercato di dare al Partito uno Statuto  chiaro e veramente “democratico”.
Lo statuto del PD racchiude un Codice Etico, stilato da un’apposita Commissione e approvato dall’Assemblea Costituente il 16 febbraio 2008.
“Chiunque si iscriva al Partito Democratico, s’impegna formalmente a osservare un comportamento ispirato ai principi contenuti nel Codice Etico” . Così recita in sintesi, il Codice al punto 1.2. Chiunque trasgredisca le norme contenute nel suddetto Codice può essere oggetto di sanzioni da parte del Partito.
Cerchiamo di entrare nel merito del seguente punto del Codice Etico: le donne e gli uomini del PD s’impegnano in particolare a “non appartenere ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche Istituzioni ”.
 Il Codice Etico del PD inoltre, prevede che “le donne e gli uomini del Partito Democratico assicurino l’uguaglianza di genere, nel segno del rispetto e della piena partecipazione politica delle donne”.
I Massoni hanno stima, rispetto e considerazione per le donne. Tuttavia, essendo la Massoneria l’erede della Tradizione Muratoria operativa, non le ammette nell’Ordine.
Il PD non può accettare una doppia militanza dei suoi iscritti, in particolar modo da parte di amministratori che nelle loro funzioni potrebbero trovarsi di fronte al dilemma di scegliere tra i principi del Partito e quelli della Massoneria.
La Massoneria lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta e la responsabilità delle proprie opinioni religiose, ma nessuno può essere ammesso in Massoneria se prima non abbia dichiarato esplicitamente di credere nell’Essere Supremo.
La Massoneria esclude inoltre, per i suoi affiliati, la possibilità dell’ateismo.
Ciò risulta inconciliabile con il Codice Etico del PD, il quale afferma che “le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il pluralismo una ricchezza …  Riconoscono e promuovono il principio di laicità della politica e delle Istituzioni.”
Pericoloso inoltre il carattere settario dell’organizzazione, che non prevede l’espulsione per quegli affiliati che abbiano violato la legge nel Paese in cui risiedono.
Per essere esemplificativi, si afferma: “se un Fratello divenisse un ribelle contro lo Stato, non deve essere favorito nella sua ribellione ma piuttosto compianto come uomo infelice…” Una sorta di copertura quindi, viene concessa a quei massoni colpevoli di ribellione contro lo Stato.
In caso di reato, si comprende bene, sarebbe molto imbarazzante se il Partito avesse tra le sue fila dei massoni.
Nessuno vuole mettere in dubbio la “nobiltà” d’intenti della migliore Massoneria, ma i suoi obiettivi e i suoi metodi non coincidono con quelli del PD, che è un Partito aperto e pluralista.
Risulta chiaro pertanto, che a causa delle differenze sul piano Etico, il PD non può accettare una doppia militanza dei suoi iscritti, in particolar modo se si tratta di amministratori, che potrebbero trovarsi di fronte al dilemma di scegliere tra i principi del Partito orientati alla persona e allo Stato e quelli della Massoneria.
Fare chiarezza è opportuno e quanto mai necessario. Noi non vogliamo pretesti, ma solo chiarezza nell’interesse del PD che è il nostro Partito.