Patto di Stabilità: non sia causa di sacrifici insopportabili per i cittadini

Patto di Stabilità: non sia causa di sacrifici insopportabili per i cittadini


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha proposto un emendamento al disegno di legge Milleproroghe, attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari del Senato, volto a far escludere dai limiti del Patto di stabilità le spese sostenute dai comuni per fronteggiare l’emergenza neve.
Di fatto, l’emergenza che quasi tutti i comuni italiani stanno affrontando in questi giorni, ci induce a riflettere sulla necessità di rendere maggiormente flessibile il ‘patto di stabilità’, che ingabbia i comuni e li mette nelle condizioni di non fornire servizi essenziali ai cittadini…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha proposto un emendamento al disegno di legge Milleproroghe, attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari del Senato, volto a far escludere dai limiti del Patto di stabilità le spese sostenute dai comuni per fronteggiare l’emergenza neve.
Di fatto, l’emergenza che quasi tutti i comuni italiani stanno affrontando in questi giorni, ci induce a riflettere sulla necessità di rendere maggiormente flessibile il ‘patto di stabilità’, che ingabbia i comuni e li mette nelle condizioni di non fornire servizi essenziali ai cittadini.
Sono favorevole alla possibilità che il Governo riveda e riduca la pressione indotta dal ‘patto di stabilità’, soprattutto nei confronti dei comuni virtuosi.
E’ agghiacciante apprendere che comuni isolati dalla neve, senza energia elettrica e con generi di prima necessità che iniziano a scarseggiare, rinuncino a chiamare mezzi ‘spalaneve’, poiché non possono far comparire spese eccezionali nel loro bilancio.
L’oculatezza nelle spese va sempre perseguita, tuttavia non si può far sopportare ai cittadini disagi pesantissimi, poiché il ‘patto di stabilità’ pende sulla testa come una spada di Damocle.
“In medio stat virtus” affermavano i latini, ovvero: “la virtù sta nel mezzo”. La politica ha il dovere di ricercare l’equilibrio, che si pone sempre tra i due estremi, al di fuori di ogni esagerazione.
E’ bene quindi rivedere il ‘patto di stabilità’ ritrovando il giusto equilibrio.