Nessun servizio è garantito, se la piramide di professionalità….

Nessun servizio è garantito, se la piramide di professionalità….

Nessun servizio è garantito, se la piramide di professionalità che tiene in piedi la sanità pugliese, crolla.

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

 
Quanto sta accadendo in Puglia in questi giorni, in merito alle nomine dei vertici Asl, è una bufera che rischia di travolgere il cerchio più debole della catena: i pazienti.
Il Presidente Vendola, l’assessore Fiore, i segretari di Partito, gli attuali Dirigenti Asl, hanno la responsabilità di trovare una soluzione, che riporti serenità nella sanità pugliese……

Nessun servizio è garantito, se la piramide di professionalità che tiene in piedi la sanità pugliese, crolla.

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

 
Quanto sta accadendo in Puglia in questi giorni, in merito alle nomine dei vertici Asl, è una bufera che rischia di travolgere il cerchio più debole della catena: i pazienti.
Il Presidente Vendola, l’assessore Fiore, i segretari di Partito, gli attuali Dirigenti Asl, hanno la responsabilità di trovare una soluzione, che riporti serenità nella sanità pugliese.
Non si può sempre cominciare da capo, non si può gettare alle ortiche ogni esperienza maturata, non si può cancellare con un colpo di spugna, tutto ciò che potrebbe essere ridisegnato, migliorato, ma allo stesso tempo salvato.
Non sempre ricominciare da zero aiuta e non è certamente il caso del delicatissimo settore sanitario.
Il braccio di ferro che sta mettendo a confronto forze contrapposte, rischia di indebolire tutto il sistema sanitario pugliese, lasciando in balia delle onde, per lungo tempo, strutture, professionalità, utenza.
Rinnovamento e cambiamento, sono necessari quanto il mantenimento dei servizi e delle prestazioni per gli utenti ed il mantenimento delle professionalità positive presenti nel management delle Asl. Nessun servizio e nessuna prestazione possono essere garantiti, se la piramide di professionalità che tiene in piedi la sanità pugliese crolla.
Le dimissioni del Direttore Generale dell’Asl di Bari Nicola Pansini, lanciano un segnale chiaro, c’è una resa incondizionata, perché mancano le garanzie per lavorare serenamente. A fronte di enormi responsabilità, si sommano poi, i tagli alle indennità, che non aiutano di certo.
La situazione è complicata. Ci vuole pazienza, ma non si può indugiare.  
Il malessere si protrae ormai da mesi, tanto che lo stesso assessore Fiore aveva preannunciato le sue dimissioni. Andando via non si risolvono le cose. Ricominciando da zero si allungano i tempi per tutto.
Allora, bisogna usare il defibrillatore e riportare la situazione alla normalità, cercando soluzioni che mettano d’accordo tutti, privilegiando il rapporto paziente-sanità pubblica.
Tutte le posizioni oltranziste su una materia così delicata sono sbagliate. La discontinuità non passa attraverso la decapitazione delle persone, ma attraverso la revisione di metodi impropri. Ogni posizione manichea in una situazione come questa, è sbagliata. Chiedere la sostituzione di tutto il management, significa eliminare tutto ciò che di positivo, fino ad oggi, è stato fatto.