MODIFICHE AL CODICE PENALE, AL CODICE DI PROCEDURA PENALE E ALL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO

MODIFICHE AL CODICE PENALE, AL CODICE DI PROCEDURA PENALE E ALL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO

 La legge, approvata oggi alla Camera dei deputati in via definitiva, modifica in maniera definitiva l’ordinamento penale, sia sostanziale sia processuale, nonché l’ordinamento penitenziario. Il provvedimento, approvato dal Senato in data 15 marzo 2017, è sostanzialmente il risultato della unificazione in un unico testo, oltre che di una pluralità di disegni di legge di iniziativa di senatori, di due progetti di legge già approvati dalla Camera: nel disegno di legge del Governo1 è stata innestata la proposta di legge2, approvata il 24 marzo 2015. Come sottolineato dalla relatrice Donatella Ferranti (PD), «il provvedimento in esame è il risultato di un approfondito lavoro avviato tre anni orsono dalla Camera dei deputati e proseguito dal Senato, che affonda le proprie radici nei lavori di quattro Commissioni ministeriali di studio (le cosiddette Commissioni Riccio, Fiorella, Canzio e Giostra)». Sul piano del diritto sostanziale, oltre all’introduzione di una nuova causa di estinzione dei reati perseguibili a querela, a seguito di condotte riparatorie, il provvedimento interviene sulla disciplina di alcuni gravi reati contro il patrimonio, furto in abitazione e scippo, rapina ed estorsione, inasprendone il quadro sanzionatorio. Particolarmente significativa è poi la modifica alla disciplina della prescrizione. A questo proposito, si ricorda che l’Italia è stata da tempo messa in mora dall’OCSE per i ritardi nell’approvazione di una riforma della disciplina della prescrizione, volta a ridurre il rischio di vedere nei tre gradi di giudizio prescritti non solo delitti rilevanti ed odiosi, quali quelli in materia di corruzione, ma anche contravvenzioni, ad esempio come quelle in materia ambientale… 
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