Manovra bis: passare dalle parole ai fatti

Manovra bis: passare dalle parole ai fatti

Lo sciopero proposto dalla CGIL produrrebbe solo un sollievo momentaneo
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
E’ legittimo scioperare per destare l’attenzione su problematiche sociali che investono la collettività, ma quando l’attenzione è già alta e la tensione altissima, lo sciopero serve a ben poco. Per risolvere grandi problemi è necessario che tutti insieme si collabori per cercare soluzioni condivise, che diano sollievo non solo momentaneo ma duraturo nel tempo.
La Manovra Finanziaria bis è senza dubbio un duro colpo inferto ai cittadini, in un periodo storico connotato da crisi, perdita di posti di lavoro e disoccupazione in ascesa.

Lo sciopero proposto dalla CGIL produrrebbe solo un sollievo momentaneo
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
E’ legittimo scioperare per destare l’attenzione su problematiche sociali che investono la collettività, ma quando l’attenzione è già alta e la tensione altissima, lo sciopero serve a ben poco. Per risolvere grandi problemi è necessario che tutti insieme si collabori per cercare soluzioni condivise, che diano sollievo non solo momentaneo ma duraturo nel tempo.
La Manovra Finanziaria bis è senza dubbio un duro colpo inferto ai cittadini, in un periodo storico connotato da crisi, perdita di posti di lavoro e disoccupazione in ascesa.
E’ legittimo che la CGIL indica uno sciopero generale, ma la mobilitazione che ne può derivare, può determinare solo un sollievo lieve. Io credo, invece, che la difficile situazione del momento richieda grande responsabilità, unità e compattezza. E’ tempo di passare dalle parole ai fatti. E’ tempo di trovare ogni soluzione possibile.
Ritengo che salire su un palco per discutere della Manovra Finanziaria bis, sia una fase che dobbiamo metterci alle spalle. I sindacati, insieme alle forze politiche devono sedersi attorno ad un tavolo, proporre ogni soluzione possibile ed agire concretamente per rendere meno dolorosa possibile ogni decisione fiscale e finanziaria.
Io ho affermato che lo sciopero non poteva essere la soluzione al problema il 23 agosto scorso, quando nessuno sembrava essere su questa linea. Mi fa piacere, che a distanza di quasi una settimana, altri Parlamentari abbiano affermato che lo sciopero proposto dalla CGIL non è la panacea per i nostri mali. Mi fa doppiamente piacere che ad affermarlo siano esponenti politici che hanno alle spalle una storia ed una sensibilità differente dalla mia.