LA NUOVA CITTA’ – In dicembre con il segno

LA NUOVA CITTA’ – In dicembre con il segno

In dicembre con il segno –

A senso unico 
Non si era mai visto un parlamentare della Repubblica Italiana scrivere una lettera aperta al sindaco della sua città d’origine per segnalare un problema di viabilità urbana.
Il parlamentare è Gero Grassi (la comunione gli fa onore); il sindaco è Vincenzo di Tria (il silenzio lo squalifica).
Il problema, concreto, riguarda i residenti di via San Francesco e di via Pisciniello; la lettera aperta è stata pubblicata su un periodico diverso da questo.
Semplici le domande: è possibile rendere a doppio senso di circolazione una strada a senso unico? È possibile invertire un senso unico: a scendere anziché a salire?
Quesiti perfino banali. Accolti dal silenzio profondo e assordante di chi amministra la città.
L’aspetto più stupefacente della vicenda è che il sindaco e il parlamentare esprimono lo stesso segno politico e militano nel medesimo partito, il Pd, che di democratico avrà solo il nome se non consente neppure a due esponenti con elevate responsabilità istituzionali di confrontarsi e dialogare per il bene della comunità.
Sta di fatto che, al momento, non vi è traccia di risposta: né dal sindaco al parlamentare, nè dal sindaco ai cittadini residenti, nonostante la petizione popolare che questi hanno comune rivolto al comune, anticipando l’iniziativa dell’on. Grassi.
Il segno è chiaro, così come la sua negatività: i nostri amministratori sono affetti da sordità acuta, si sono chiusi in una torre d’avorio, amano le segrete stanze, hanno smarrito,l’alfabeto della democrazia partecipata e non praticano la necessaria sinergia istituzionale. Vanno, insomma, a senso unico. Anche quando si reclama loro il doppio senso di circolazione.
Credono che il voto li abbia legittimati una volta per tutte, e ora intendono fare ciò che vogliono della città, senza dar conto ad alcuno. Fino a successiva verifica elettorale.
Esattamente come il Berlusca a livello nazionale. A dimostrazione che il berlusconismo — come sostiene il governatore Vendola — ha fatto scuola, ed è attecchito come una malapianta anche nel centrosinistra locale.