La Medicina Generale è la spina dorsale della sanità italiana

La Medicina Generale è la spina dorsale della sanità italiana

 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
  
Non si possono ignorare le richieste che provengono dai sindacati dei medici di Medicina Generale. Hanno il difficilissimo compito di intercettare per primi, la domanda di salute proveniente dai cittadini. Hanno la responsabilità di indirizzare i pazienti verso strutture specialistiche quando necessario. A loro è affidato l’impegno di far crescere i nostri ragazzi in maniera sana, indirizzandoli a seguire percorsi di prevenzione.
Oggi si torna a discutere del rinnovo della convenzione di “medicina generale”.
Il segretario nazionale Fpc Cgil medici Massimo Cozza ed il coordinatore nazionale Fp Cgil medici medicina generale Nicola Preti, chiedono una “reale volontà di un rinnovo celere”.
Denunciano un dimezzamento delle risorse, a fronte di un impegno sempre più gravoso anche dal punto di vista burocratico: “informatizzazione con attività di informazione e flussi informativi, con oneri che gravano direttamente sulle spalle dei medici”, non tralasciando la spada di Damocle rappresentata da possibili sanzioni previste dal Ministro Brunetta….

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
 
Non si possono ignorare le richieste che provengono dai sindacati dei medici di Medicina Generale. Hanno il difficilissimo compito di intercettare per primi, la domanda di salute proveniente dai cittadini. Hanno la responsabilità di indirizzare i pazienti verso strutture specialistiche quando necessario. A loro è affidato l’impegno di far crescere i nostri ragazzi in maniera sana, indirizzandoli a seguire percorsi di prevenzione.
Oggi si torna a discutere del rinnovo della convenzione di “medicina generale”.
Il segretario nazionale Fpc Cgil medici Massimo Cozza ed il coordinatore nazionale Fp Cgil medici medicina generale Nicola Preti, chiedono una “reale volontà di un rinnovo celere”.
Denunciano un dimezzamento delle risorse, a fronte di un impegno sempre più gravoso anche dal punto di vista burocratico: “informatizzazione con attività di informazione e flussi informativi, con oneri che gravano direttamente sulle spalle dei medici”, non tralasciando la spada di Damocle rappresentata da possibili sanzioni previste dal Ministro Brunetta.
Secondo i sindacati: “si confonde l’organizzazione, si aggiungono compiti, funzioni, obblighi e si tolgono soldi”. Gli stessi chiedono, giustamente, di prendere una decisione chiara al più presto, ribadiscono che per rinnovare le convenzioni si devono riconoscere a livello nazionale gli arretrati del 2008 e 2009, nella stessa misura riconosciuta alla dirigenza (3,2% + 0,8%).

La Medicina Generale è la spina dorsale della Sanità italiana. Il Governo ha il dovere di trovare un punto d’incontro con le richieste provenienti dalla classe medica, che quotidianamente si misura con la scarsità di mezzi a disposizione e la difficoltà oggettiva di dare risposte rassicuranti ai pazienti.