LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – La questione caro-mensa pretesto di frattura nel PD

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – La questione caro-mensa pretesto di frattura nel PD

TERLIZZI
IL CONSIGLIERE ADAMO FIRMA MOZIONE DEL PDL
La questione caro-mensa pretesto di frattura nel Pd
E l’on. Grassi critica il «valzer» di assessori
 
 
•TERLIZZI. La «giostra» delle deleghe assessorili spacca il Pd, principale partito di governo cittadino. Il segretario Mario De Leo si dimette dopo che il sindaco defenestra l’assessore Felice De Sario. Sostituito a tempo di record da Michele Berardi, a sua volta dimessosi pochi giorni prima da assessore all’urbanistica
La discussione m Consiglio sul caro-mensa e la cartina di tornasole delle lacerazioni. L’opposizione articola il dibattito su aspetti tecnico-legislativi. Primo: nel bilancio dì previsione 2011 il centrosinistra aveva previsto una copertura del 33 per cento del costo a carico delle famiglie. Il Consiglio votò quel bilancio. La giunta non può decidere di aumentare la copertura. Secondo: la legge prevede che in caso d’improvviso aumento del costo del servizio le somme da incassare possano essere aumentate vincolando comunque l’aumento alla percentuale di copertura prevista. Terzo: la gara d’appalto non era un imprevisto. Quarto: al bando ha partecipato solo il gestore uscente. Insomma è mancata la concorrenza Di qui la mozione che chiedeva di revocare «1’illegittima delibera di giunta» e di studiare insieme nuove soluzioni.
Assente al momento del voto Giuseppe De Manna (Pdl), fìrmatario della mozione. I1 documento ottiene 7 «si». Dall’opposizione: Gemmato, Tesoro, Caldarola, Bonaduce, Vitagliano e Dantes. Più Adamo, Pd. La maggioranza di centrosinistra esprime 0 «no». Astenuti Grassi, Céci (Pd) e Michelangelo De Chirico (civica d’opposizione Cittàcivile). Presente in aula, Franco Amendolagine non partecipa al voto. A fine seduta, Gaetano Malerba (maggioranza, Verdi) chiosa: «Siamo andati avanti per 6 ore a fare ridere la gente solo per problemi del Pd».
A microfoni spenti c’è chi racconta i retroscena. La scelta del sindaco Di Tria di richiamare Berardi in giunta sarebbe causa dello scontro con la corrente di De Sario e Adamo, che ha creato un asse con la «IV-Fase», gruppo rappresentato in Consiglio da Ceci e Grassi. Quest’ultimo, in aula, propone al sindaco di azzerare la giunta e al momento del voto si astiene dalla mozione.
Michele De Chirico (Idv): “Non siamo disponibili a eventuali ingressi in maggioranza di forze politiche che non hanno fatto parte della coalizione di centrosinistra fin dall’inizio”.
Nota dell’on. Gero Grassi (Pd): «Non sono stato coinvolto in alcuna decisione né ho ritenuto di intervenire». I1 deputato osserva: «Le sostituzioni degli assessori devono servire a raFforzare, non a indebolire l’amministrazione. I cittadini non comprendono il balletto che vede assessori andar via e poi tornare». Grassi chiude con un invito: avendo come obiettivo il «bene della città», sindaco, consiglieri e dirigenti di partito si siedano attorno a un tavolo per ricostruire, dopo lo «tsunami».

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