IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE: LA “LEGGE ROSATO”

IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE: LA “LEGGE ROSATO”

La nuova legge elettorale giunge all’approvazione in prima lettura da parte della Camera con il consenso della maggior parte delle forze presenti in Parlamento (favorevoli 375, contrari 215), di maggioranza e di opposizione che hanno saputo lavorare insieme, trovare punti di convergenza, raggiungere un compromesso. Non c’erano altre alternative a questo metodo, perché qualsiasi soluzione diversa non avrebbe avuto i voti necessari per essere approvata e si sarebbe corso il rischio di andare a votare con le leggi sopravvissute alle sentenze della Corte Costituzionale. D’altronde è stata la Corte stessa a ribadire che la nostra Costituzione lascia al legislatore la scelta discrezionale del sistema elettorale che ritenga più idoneo ed efficace in considerazione del contesto storico e che spetta allo stesso, al fine di non compromettere il corretto funzionamento della forma di governo parlamentare, introdurre, per i due rami del Parlamento, sistemi elettorali che, pur se differenti, non ostacolino, all’esito delle elezioni, la formazione di maggioranze parlamentari omogenee. Sintetizzando, la nuova legge elettorale è un sistema elettorale misto identico per le due Camere. 232 deputati alla Camera e 116 senatori sono eletti in collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui vince il candidato più votato, mentre l’assegnazione dei restanti seggi avviene con metodo proporzionale, nell’ambito di collegi plurinominali. Le soglie di sbarramento sono del 10% per le coalizioni e del 3% per le liste. Nell’ambito delle coalizioni non contano i voti apportati da liste sotto la soglia dell’1% per evitare il proliferare delle cosiddette “Liste civetta”. I partiti possono presentarsi da soli o in coalizione. La coalizione è unica a livello nazionale e i partiti coalizzati presentano candidati unitari nei collegi uninominali…
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