IL NOTIZIARIO – Unirsi, a parola d’ordine per rilanciare l’agricoltura

IL NOTIZIARIO – Unirsi, a parola d’ordine per rilanciare l’agricoltura

"Unirsi!", la parola d’ordine per rilanciare l’agricoltura
di  Giuseppe Bisceglia


L’unica medicina in grado di rilanciare l’agricoltura del nostro territorio è l’unione e la cooperazione tra i protagonisti del settore primario.
E’ quanto emerso dall’incontro – dibattito tenutosi sabato 8 ottobre in occasione della 12esima edizione della Sagra dell’Olio e delle Olive, manifestazione che ha animato il weekend terlizzese.
Un interessante momento di incontro tra alcuni esponenti delle organizzazioni di categoria ed il mondo politico ed istituzionale, nel quale sono emerse riflessioni circa il comportamento da assumere per vedere valorizzata una risorsa, qual è l’oliva e l’olio extravergine che da essa si produce, che nell’ultimo periodo stenta a vedersi riconosciuto il suo ruolo importante e primario.
Il tavolo dei relatori, coordinato dall’assessore Giovanna Spada, ha visto la presenza di autorevoli esperti del settore. Diverse le assenze tra cui si registrano quelle dell’assessore regionale all’agricoltura Stefàno, di Pietro Salcuni presidente regionale Coldiretti, di Umberto Bucci presidente provinciale Confagricoltura e del sindaco della città.
I lavori del convegno sono partiti dall’analisi esaustiva della situazione del mondo agricolo a cura di Antonio Barile, presidente regionale CIA che ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’agricoltura del nostro territorio non solo dal punto di vista propriamente economico, ma anche in termini di composizione del paesaggio e di capacità dell’olio extravergine di oliva di essere fondamentale nella dieta mediterranea, ormai diventata patrimonio dell’Unesco.
Tutte caratteristiche che, inevitabilmente, producono benefici anche dal punto di vista economico, portando il nostro territorio ad essere meta di turisti ammaliati dalla bellezza del paesaggio e dal proverbiale gusto della cucina delle nostre terre.
L’olio extravergine d’oliva, un prodotto sicuramente apprezzato in ogni parte del mondo, tanto da dover combattere contro le sofisticazioni e le truffe che, di fatto, indeboliscono il prodotto autentico sul mercato.
«Le pubbliche istituzioni facciano fino in fondo il loro dovere» ha chiesto con fermezza Barile. «Le truffe non costituiscono solo un danno economico, ma sono vere e proprie truffe alla salute delle persone», ha ribadito Barile facendo riferimento alle proprietà organolettiche uniche dell’olio extravergine del nostro territorio.
«La partita dell’olio extravergine di oliva si gioca nel nostro territorio» ha poi affermato, facendo riferimento all’importanza che una unione dei produttori potrebbe rivestire in una prospettiva di rilancio dell’oro giallo. Ed ha concluso invitando i produttori a conferire olio e a non vendere le olive: solo così si può valorizzare il prodotto.
Dello stesso avviso Biagio Stragapede, presidente della cantina Crifo Ruvo di Puglia: «Svegliamoci, organizziamoci. Stiamo insieme perchè la grande distribuzione rischia di schiacciarci».
Un coro unanime al quale hanno aggiunto le loro voci il prof. Giovanni Russo, l’on. Gero Grassi e l’assessore provinciale all’agricoltura Franco Caputo.