IL CONFRONTO DELLE IDEE – Vincenzo Berardi: ingegnere e preside

IL CONFRONTO DELLE IDEE – Vincenzo Berardi: ingegnere e preside

Vincenzo Berardi: ingegnere e preside

di Maria Teresa De Scisciolo e Gero Grassi
Vincenzo Berardi nasce a Terlizzi il 2 agosto 1927 da Michele e Maria Albina.
Studia e consegue il diploma di Perito Industriale. Desidera trovare un lavoro e parte per Milano. Nel capoluogo lombardo è assunto in un’azienda metalmeccanica, la Breda. Lavora per qualche mese, poi, per nostalgia della famiglia e della sua terra, torna in Puglia e trova impiego, a Bari, presso la Società Romanazzi.
Il suo obiettivo chiaro e fermo è quello di diventare ingegnere. Continua gli studi e consegue la maturità scientifica, allora necessaria per iscriversi alla Facoltà di Ingegneria. Abbandona l’impiego assunto a Bari, al fine di dedicarsi agli studi universitari e laurearsi. Inizia ad insegnare materie tecnico-pratiche e prosegue gli studi.
Appena prima di laurearsi, nel 1957, registra un brevetto sulla fuga di gas, iniziativa che viene accolta con grande riconoscimento dal mondo tecnico ed accademico e per la quale è premiato dalla Camera di Commercio.
Conseguie la laurea in Ingegneria Civile nel 1957 ed insegna disegno e tecnica delle costruzioni. Parallelamente svolge la libera professione avendo immediato successo per la sua preparazione.
Nel 1957 sposa la professoressa Chiara Bonaduce, nipote del sacerdote don Vincenzo Giangregorio. Inizialmente risiede a Bari per poi tornare a Terlizzi dopo qualche anno.
Dal matrimonio nascono cinque figli: Michele, Roberto, Renato, Bruno e Marialba. L’ing. Berardi crea una famiglia numerosa anche per la sua volontà di avere una figlia che giunge quinta e graditissima.
Il 2 febbraio 1959 con la elezione del dr. Raffaele De Scisciolo a segretario DC, Vincenzo Berardi che ha aderito alla DC anni prima, entra nel direttivo sezionale come giovane e competente professionista.
Il 10 e 11 novembre1963 si rinnova il consiglio comunale di Terlizzi e l’ing. Berardi è candidato nella lista DC, risultando eletto con 364 voti. Si piazza al nono posto su dodici consiglieri. Partecipa attivamente all’Amministrazione comunale del sindaco Vincenzo De Candia che governa il Municipio sino alle elezioni del 12 e 13 novembre 1967. In questa occasione l’ing. Vincenzo Berardi rientra nella lista DC ed ottiene appena 140 voti. La DC acquisisce 11 consiglieri, ma l’ingegnere si piazza solo venticinquesimo ed esce dalla scena politica attiva, restando sempre attaccato agli ideali scudocrociati.
A metà degli anni sessanta l’ingegnere Berardi realizza una bella villa di proprietà sulla provinciale Terlizzi-Mariotto e si trasferisce là a vivere con la famiglia. La villa dista da Terlizzi meno di dieci chilometri. La famiglia Berardi vive una drammatica vicenda che desta preoccupazione nei terlizzesi. Un giorno, infatti, alcuni malviventi entrano furtivamente nella sua abitazione ed in presenza dell’intera famiglia, rubano tutto quello che possono, terrorizzando i presenti. A quel punto la famiglia Berardi si trasferisce in un’abitazione di Terlizzi, ubicata nei pressi dell’ospedale. Vivere lontano dalla città è oggettivamente pericoloso e la bella idea dell’ingegnere è troncata da malviventi senza scrupolo.
A fine anni sessanta è nominato Ispettore alle Antichità e delle Belle Arti.
La florida attività professionale dell’ingegnere lo porta a realizzare progetti per la costruzione di diversi palazzi, alcuni dei quali nella zona dell’ospedale, altri nella zona di via Sarcone. Lo studio, che negli anni settanta, è ubicato nell’attuale viale dei Garofani, negli anni ottanta è trasferito in corso Umberto I e diventa uno studio professionalmente avanzato con tanti clienti.
Intorno agli anni ottanta l’ing. Berardi lascia l’attività di insegnante dopo aver vinto il concorso a Preside di Scuola Media risultando uno dei primi terlizzesi al vertice della scuola. Dopo alcuni anni trascorsi in istituti dei paesi viciniori, giunge a Terlizzi diventando titolare della Scuola Media ‘Aldo Moro’. Qui termina la carriera dopo diversi anni di presidenza.
Nel frattempo lo studio dell’ingegnere Berardi si amplia perché il figlio Michele si laurea in ingegneria ed aggiunge idee innovative alla lunga professionalità del padre. Con il passar degli anni Vincenzo Berardi, pur continuando a frequentare lo studio, pian piano diventa un illustre pensionato, orgoglioso della prosecuzione della sua attività da parte del figlio maggiore.
Vincenzo Berardi è assiduo frequentatore del Circolo Tennis e diventa presidente del sodalizio dopo la lunga presidenza del dottor Giuseppe Barile che è stato, con altri, il fondatore a metà degli anni sessanta.
Nel 1983 l’ing. Berardi si avvicina al Partito Socialista per sostenere la candidatura del figlio Michele che nelle elezioni comunali del 1983, 1984 e 1989 manca per poco la elezione.
Gli ultimi anni della vita dell’ingegnere Vincenzo Berardi sono dedicati interamente alla famiglia, ai figli e ai sopraggiunti nipoti.
Vincenzo Berardi viene a mancare il giorno di San Nicola. E’ forse questo un segno. Qualcuno lassù lo accoglie nel giorno in cui le famiglie sono unite, per festeggiare la gioia dei più piccoli. Scompare il 6 dicembre 2011, all’età di 84 anni, dopo una lunga malattia vissuta sempre con serenità
Vincenzo Berardi è stato professionista largamente apprezzato per il suo rigore morale e per ciò che è stato capace di realizzare sempre con enormi sacrifici.