Fincantieri tra chiusura e licenziamenti ed Il Ministro Tremonti giudica discutibili i dati Istat…

Fincantieri tra chiusura e licenziamenti ed Il Ministro Tremonti giudica discutibili i dati Istat…

Fincantieri tra chiusura e licenziamenti ed Il Ministro Tremonti giudica discutibili i dati Istat su rischio povertà
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati  
  
Quanto sta accadendo in queste ore, tra le fila degli operi della Fincantieri, è una fotografia che mostra gli effetti prodotti dalla pesantissima crisi economica, che stiamo vivendo. E’ la dimostrazione pratica che migliaia di famiglie sono a rischio povertà. Da Castellammare di Stabia a Sestri Ponente c’è amarezza, dolore, rabbia, tra i lavoratori di Fincantieri. Il piano industriale di risanamento dell’azienda, prevede oltre 2.500 esuberi e la chiusura dei siti campano e ligure.

Fincantieri tra chiusura e licenziamenti ed Il Ministro Tremonti giudica discutibili i dati Istat su rischio povertà
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati  
  
Quanto sta accadendo in queste ore, tra le fila degli operi della Fincantieri, è una fotografia che mostra gli effetti prodotti dalla pesantissima crisi economica, che stiamo vivendo. E’ la dimostrazione pratica che migliaia di famiglie sono a rischio povertà.
Da Castellammare di Stabia a Sestri Ponente c’è amarezza, dolore, rabbia, tra i lavoratori di Fincantieri. Il piano industriale di risanamento dell’azienda, prevede oltre 2.500 esuberi e la chiusura dei siti campano e ligure. Un terzo dei dipendenti rischia, dunque, il licenziamento.
Non è demagogia affermare che per questi operai il rischio povertà è dietro la porta. Per tal motivazione non posso accettare che il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti dichiari che i dati divulgati in questi giorni dall’Istat siano discutibili, là dove affermano che 1 italiano su 4 è a rischio povertà. E non serve, per dimostrare il contrario, chiedere alla platea che ha dinanzi, alla presentazione del rapporto della Corte dei Conti, sul coordinamento della finanza pubblica: ‘alzi la mano chi di voi è povero’.
E’ una domanda che potrebbe avere risposta differente, se venisse posta tra gli operai a rischio licenziamento, tra i cassaintegrati, tra i precari e tra i tantissimi insegnanti fuori dalle famigerate graduatorie, che si presentano come cime altissime da conquistare dopo un percorso di studi lungo e faticoso.
L’attuale Governo di centrodestra mostra distacco dalle frange più deboli dei cittadini. Serve una politica più solidale, più vicina alla gente.
Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori di Fincantieri. Seguirò con attenzione la vicenda, sollecitando decisioni che salvaguardino le famiglie.