FIAT e operai ad un bivio. Il Governo come Ponzio Pilato prende le distanze

FIAT e operai ad un bivio. Il Governo come Ponzio Pilato prende le distanze


Nota dell’On Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
La Crisi economica che vive il Paese, impone scelte coraggiose, per non farsi fagocitare dal vortice negativo, che ha già travolto Grecia e Spagna.
La FIAT, industria simbolo dell’Italia, ha proposto la sua strategia per superare la crisi. Chiaramente la proposta non elargisce agli operai bonus per il futuro……


Nota dell’On Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
La Crisi economica che vive il Paese, impone scelte coraggiose, per non farsi fagocitare dal vortice negativo, che ha già travolto Grecia e Spagna.
La FIAT, industria simbolo dell’Italia, ha proposto la sua strategia per superare la crisi. Chiaramente la proposta non elargisce agli operai bonus per il futuro, chiede esattamente il contrario, ovvero, che la classe operaia sia prona ad elargire bonus per mantenere fabbrica e lavoro.
Non si può condannare l’azienda per la sua proposta, che ha come obiettivo evitare i licenziamenti e portare nel contempo guadagni all’industria torinese.
Non si possono neppure condannare sindacati e operai, che vedono nella proposta della FIAT, una sorta di marcia indietro rispetto a diritti ormai acquisiti.
E’ una situazione complessa, che non lascia agli operai molta scelta. Votare sì al referendum significa mantenere il posto di lavoro e con grande sacrificio continuare a portare i soldi a casa. Votare no significa lottare per i propri diritti, ma non poter contare più su un lavoro stabile, da cui dipende il proprio futuro e quello dei figli.
Il Governo che ruolo ha in tutto questo? Similmente a Ponzio Pilato se ne è lavato le mani, assumendo una posizione distante.
E’ nel momento del bisogno che si misura la forza di un Governo e quello attuale sta dimostrando grande debolezza, a danno di tutti i cittadini più fragili che, in questo momento, meriterebbero di essere tutelati.
Non si può condannare nessuno per le scelte, più o meno obbligate, che sarà costretto a prendere: l’azienda da una parte e la classe operaia dall’altra. Ma, se il Governo avesse assunto un ruolo di mediazione e di supporto, forse non si sarebbe arrivati a risolvere la situazione con un referendum che si propone come una scelta obbligata.
Il Governo Berlsconi non ha più la forza di guidare il Paese. Lo dimostra la vicenda FIAT. Lo dimostra la situazione dei rifiuti a Napoli. Lo dimostra la ricostruzione post terremoto a l’Aquila. Sono state distribuite illusioni che restano tali.
Quando non si ha più la forza di andare avanti da soli, bisogna prenderne atto e chiedere aiuto. Se l’attuale Governo non ne prenderà coscienza, continuerà ad indebolirsi, facendone pagare il prezzo ai cittadini meno tutelati.