F35: NO ALLA CORSA AGLI ARMAMENTI. SI ALLA CULTURA DELLA PACE

F35: NO ALLA CORSA AGLI ARMAMENTI. SI ALLA CULTURA DELLA PACE


di Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
Ogni apparato di guerra, frutto carnoso di semi violenti, costituisce sempre un’inversione di marcia sulla strada della solidarietà…
 Dire che, piuttosto che costruire cittadelle militari, sarebbe meglio edificare scuole o palestre, spetta agli studiosi di scienze umane. Affermare che i megapoligoni snaturano la vocazione del territorio, tocca agli ambientalisti. Indignarsi per gli sprechi dell’industria bellica e ipotizzare il dirottamento delle spese militari per risanare la disoccupazione, è compito degli economisti. Indicare l’assurdità di ogni guerra, visto che oggi essa si risolverebbe inesorabilmente in una catastrofe planetaria, è dovere dei pensatori. Sostenere che i soldi impiegati per costruire bombe sono un furto a danno dei poveri, è ufficio degli educatori.
Ma dire che ogni apparato di guerra, anche se non verrà mai messo in funzione, è una violenza profonda che corrode alla radice la logica del Vangelo, è compito dei profeti…
Il Signore liberi i suoi servi dalla tentazione del silenzio… (Don Tonino Bello)
Rileggendo queste frasi pronunciate da don Tonino Bello Vescovo, Presidente di Pax Christi, sento il dovere morale, prima che politico, di dire no agli F 35 e alle spese militari…


di Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
Ogni apparato di guerra, frutto carnoso di semi violenti, costituisce sempre un’inversione di marcia sulla strada della solidarietà…
 Dire che, piuttosto che costruire cittadelle militari, sarebbe meglio edificare scuole o palestre, spetta agli studiosi di scienze umane. Affermare che i megapoligoni snaturano la vocazione del territorio, tocca agli ambientalisti. Indignarsi per gli sprechi dell’industria bellica e ipotizzare il dirottamento delle spese militari per risanare la disoccupazione, è compito degli economisti. Indicare l’assurdità di ogni guerra, visto che oggi essa si risolverebbe inesorabilmente in una catastrofe planetaria, è dovere dei pensatori. Sostenere che i soldi impiegati per costruire bombe sono un furto a danno dei poveri, è ufficio degli educatori.
Ma dire che ogni apparato di guerra, anche se non verrà mai messo in funzione, è una violenza profonda che corrode alla radice la logica del Vangelo, è compito dei profeti…
Il Signore liberi i suoi servi dalla tentazione del silenzio… (Don Tonino Bello)
Rileggendo queste frasi pronunciate da don Tonino Bello Vescovo, Presidente di Pax Christi, sento il dovere morale, prima che politico, di dire no agli F 35 e alle spese militari.
Don Tonino invita a non rimanere inermi dinanzi a decisioni importanti, a non farsi inibire dalla tentazione del silenzio, per questo non resterò zitto dinanzi alla possibilità che l’Italia spenda ingenti somme di denaro per le spese militari.
E’ un errore pensare che gli armamenti servono a conservare la pace. Le armi non vengono costruite e vendute per generare pace. I poligoni non sono luoghi dove si insegna l’accoglienza ed il rispetto reciproco.
Alcuni commettono l’errore di pensare che la guerra sia un problema altrui, che riguarda terre lontane e che non ci coinvolge direttamente. Niente di più falso. La guerra è frutto di un modo di pensare che può attecchire ovunque, se non si semina solidarietà, accoglienza, pace.
Non credo che l’acquisto degli F35 vada in questa direzione, motivo per cui mi opporrò sempre a decisioni in netto contrasto con la mia morale e con quello che dovrebbe essere l’orientamento di un Paese cattolico e cristiano.