Disoccupazione: il bicchiere è mezzo vuoto

Disoccupazione: il bicchiere è mezzo vuoto

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Sale la disoccupazione nel mese di maggio. I dati divulgati dall’Istat si attestano intorno ad una percentuale dell’8,1 e salgono al 28,9 se riferiti al settore giovanile.
Il numero complessivo dei disoccupati, pari a 2.011 mila, registra un aumento rispetto ad aprile dello 0,8% (+17 mila unità). Su base annua il numero di disoccupati diminuisce del 6,5% (-139 mila unità).
Come sempre accade si può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto…..

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Sale la disoccupazione nel mese di maggio. I dati divulgati dall’Istat si attestano intorno ad una percentuale dell’8,1 e salgono al 28,9 se riferiti al settore giovanile.
Il numero complessivo dei disoccupati, pari a 2.011 mila, registra un aumento rispetto ad aprile dello 0,8% (+17 mila unità). Su base annua il numero di disoccupati diminuisce del 6,5% (-139 mila unità).
Come sempre accade si può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Sarebbe stato più facile accettare dati che davano segnali di crescita, invece tra aprile e maggio si registra un aumento della disoccupazione, che ha portato a restare a casa 17 mila persone.
I numeri, a volte, lasciano indifferenti, perché non hanno un volto e non hanno un nome, ma dietro ogni cifra c’è la storia di una famiglia che perde all’improvviso sostentamento, dignità, serenità, futuro. Se la disoccupazione, conseguenza della pesante crisi economica, sottovalutata dall’attuale Governo per lungo tempo, investe l’intero Paese, si manifesta, senza dubbio, con maggiore peso al Sud. Nel Nord Italia ci sono più cassintegrati, al Sud ci sono più disoccupati. In Puglia ci sono moltissimi laureati che continuano a studiare e a frequentare master per non cadere nella depressione di chi si misura quotidianamente con la disoccupazione, gravando ulteriormente sul già precario bilancio familiare.
Nella fascia tra i 15 e i 24 anni, nel primo trimestre del 2011 il tasso di disoccupazione sale a 29,6%, dal 28,8% dello stesso periodo del 2010, con un picco del 46,1% per le donne del Mezzogiorno. L’Istat afferma che si tratta del tasso di disoccupazione giovanile più alto dall’inizio delle serie storiche omogenee, ovvero dal 2004.
Per lungo tempo il Governo di Centrodestra ha affermato che la crisi era dietro le spalle. Oggi siamo alle prese con una manovra finanziaria che non garantisce nulla e propone come soluzione un rinvio al 2014. Frattanto il debito cresce e la disoccupazione dilaga.