21 Giu Disabilità: non possono essere i più deboli a pagare sempre
Posted at 01:00h
in Comunicati Stampa
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Quando ci sono sacrifici da fare un buon padre di famiglia tutela i figli più deboli.
Mettere i conti a posto è una necessità, ma questo non può coincidere con tagli pesanti da infliggere sui servizi di sostegno alle persone con disabilità.
Il Governo di Centrodestra ha il dovere di dare una risposta chiara ai malati di SLA, che chiedono la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e l’aggiornamento del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili. Ha altresì la responsabilità di escludere dai tagli che riguardano la sanità, tutte quelle persone che vivono situazioni di profondo disagio, causato da disabilità.
La persona deve essere sempre al centro dell’azione politica. Non si può fare aritmetica a tavolino, prescindendo dalle necessità dei cittadini più bisognosi.
Gli sprechi vanno evitati, ma il conto non può essere pagato da chi già paga, penalizzato da una condizione di oggettiva debolezza.
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Quando ci sono sacrifici da fare un buon padre di famiglia tutela i figli più deboli.
Mettere i conti a posto è una necessità, ma questo non può coincidere con tagli pesanti da infliggere sui servizi di sostegno alle persone con disabilità.
Il Governo di Centrodestra ha il dovere di dare una risposta chiara ai malati di SLA, che chiedono la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e l’aggiornamento del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili. Ha altresì la responsabilità di escludere dai tagli che riguardano la sanità, tutte quelle persone che vivono situazioni di profondo disagio, causato da disabilità.
La persona deve essere sempre al centro dell’azione politica. Non si può fare aritmetica a tavolino, prescindendo dalle necessità dei cittadini più bisognosi.
Gli sprechi vanno evitati, ma il conto non può essere pagato da chi già paga, penalizzato da una condizione di oggettiva debolezza.