‘DANNO PAGATO DA CONTRIBUENTI, NON FINISCA COSI’ ANCHE CON CREDITI IVA’

‘DANNO PAGATO DA CONTRIBUENTI, NON FINISCA COSI’ ANCHE CON CREDITI IVA’


Roma, 3 set. (Adnkronos)
 
“Il Consiglio di Stato ha dato torto alla Rai sul criptaggio dei canali del servizio pubblico sulla piattaforma Sky. Una scelta errata che porto’ alla chiusura della struttura Raisat e alla perdita del vantaggioso contratto da 350 milioni di euro, rinnovabile a cifre anche maggiori. Ora sarebbe opportuno, trattandosi di soldi degli italiani, che la Rai aprisse un’inchiesta interna per ricostruire come andarono le cose e verificare eventualmente chi debba pagare i danni”. E’ quanto dichiarano i deputati del Partito democratico, Michele Anzaldi e Gero Grassi, rispettivamente segretario e componente della commissione di Vigilanza Rai. “Come gia’ capitato in altri casi -spiegano i due deputati- i dirigenti del servizio pubblico si sono resi protagonisti di decisioni rivelatesi non soltanto economicamente dannose, ma anche penalizzanti per i telespettatori. A pagare e’ lo Stato, quindi sono i contribuenti, con i soldi del canone che sostengono il servizio pubblico radiotelevisivo. La struttura di Raisat, che funzionava bene con una programmazione di qualita’, e’ stata liquidata e i dipendenti assunti in Rai. Tra l’altro, il direttore generale in carica che prese quella decisione, Mauro Masi, siede oggi a capo di un’altra azienda pubblica”. “Questa vicenda deve far riflettere -aggiungono Anzaldi e Grassi- anche sulla questione della cessione dei crediti Iva per 40 milioni di euro, sperando che non finisca nella stessa maniera della vicenda del criptaggio: commesso il danno, a pagare e’ sempre lo Stato”. (Spe/Ct/Adnkronos) 03-SET-13 19:02