Dalla parte dei giornalisti sempre. La partecipazione è alla base della democrazia

Dalla parte dei giornalisti sempre. La partecipazione è alla base della democrazia

Nota dell’on. Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
I giornalisti non sono “riserve” da tenere in panchina e da includere nel gioco al momento del bisogno. Lo affermo da politico, abituato ad informarmi ed informare attraverso i media. Lo ribadisco da giornalista pubblicista, impegnato nel mio piccolo, a far crescere il mondo della comunicazione in Italia.
Non condivido la decisione di tenere fuori dalla Sala Consiliare i giornalisti, in occasione dell’attesissima prima seduta del Consiglio Regionale.
Giustamente hanno protestato Assostampa Puglia  e Ordine dei Giornalisti. Essere relegati in una saletta TV, con proiezione della seduta Consiliare, non produce la stessa emozione e lo stesso impatto della partecipazione dal vivo…..

Nota dell’on. Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
I giornalisti non sono “riserve” da tenere in panchina e da includere nel gioco al momento del bisogno. Lo affermo da politico, abituato ad informarmi ed informare attraverso i media. Lo ribadisco da giornalista pubblicista, impegnato nel mio piccolo, a far crescere il mondo della comunicazione in Italia.
Non condivido la decisione di tenere fuori dalla Sala Consiliare i giornalisti, in occasione dell’attesissima prima seduta del Consiglio Regionale.
Giustamente hanno protestato Assostampa Puglia  e Ordine dei Giornalisti. Essere relegati in una saletta TV, con proiezione della seduta Consiliare, non produce la stessa emozione e lo stesso impatto della partecipazione dal vivo.
Per descrivere un evento di cronaca, bisogna viverlo. La tensione, l’emozione, gli sguardi, e molto altro ancora, non possono essere percepiti attraverso una diretta TV. Allo stesso tempo non è possibile interagire ponendo una domanda, sollecitando una riflessione, applaudendo un intervento ritenuto meritevole.
I giornalisti non sono “riserve” da tenere in panchina e da includere nel gioco al momento del bisogno. La classe politica interagisce con il mondo della comunicazione quotidianamente e soltanto attraverso un giusto equilibrio si forniscono ai lettori  informazioni obiettive, per capire e conoscere i percorsi evolutivi delle vicende.
Riportare delle frasi ascoltate in TV non risponde certamente all’ambizione di un giornalista serio, che vuole svolgere al meglio il suo ruolo, nel pieno rispetto dei lettori.
Mi auguro che si rifletta su quanto deciso e non si tengano più fuori la porta i giornalisti, perché la trasparenza e la partecipazione sono alla base della democrazia.