CITTA’ DOMANI – Per un pugno di cemento in più

CITTA’ DOMANI – Per un pugno di cemento in più

  

 
La vicenda che ha tenuto in fibrillazione l’amministrazione comunale e di converso la comunità terlizzese si è conclusa con l’approvazione del bilancia comunale.
Il sindaco ha incassato la fiducia della maggioranza consigliare. A leggerla così, la vicenda è sembrata un temporale estivo. I cupi nuvoloni che si addensavano sul palazzo di città, hanno lasciato il posto al sereno per ora. Ma è proprio così?, vediamo un po’.
I dirigenti locali del P.D. hanno cercato fino all’ultimo di fare ammeno dei voti dei consiglieri Michele Grassi e del dott. Ceci, puntando piuttosto sull’allargamento della maggioranza a consiglieri eletti in partiti e liste d’opposizione. Questa strategia in parte è riuscita in quanto Franco Amendolagine si è astenuto e Michelangelo De Chirico non ha partecipato al voto. Le posizioni prese però dai due consiglieri sono risultate mm- fluenti, in quanto il P.D. regionale insieme al presidente Vendola, facendo pressioni sul P.D. locale e sui due consiglieri ribeffi Ceci e Grassi fa si che la maggioranza svanita solo qualche giorno prima si ricompatta. Rimane però il fatto politico e cioè:
per Amendolagine quel voto probabilmente determinerà la sua fuoriuscita dal panorama politico terlizzese. Per De Chirico invece le perplessità sulla sua affidabilità politica stanno diventando insormontabili. Dopo l’uscita da Città Civile e decidendo ora di non partecipare al voto sul provvedimento amministrativo più importante getta molte ombre sulla sua credibilità politica. Queste sono situazioni dove ci vuole coraggio e chi non c’è l’ha non può comprarlo.
Michele Dantes sicuramente ne ha avuto di coraggio. Così come in passato lo abbiamo criticato oggi bisogna dargli atto di non aver tenuto un comportamento opportunista. L’aveva gridato in piazza, che lui e l’associazione Terlizzi libera a cui fa capo avrebbero votato contro essendo disgustati da questo modo di fare politica. Bisogna dare atto a Terlizzi libera di non essere asservita a nessun burattinaio. Il coraggio di Dantes e di Terlizzi libera non l’hanno avuto il dott. Ceci e Grassi. Si può capire la loro posizione, sono stati eletti nel partito del sindaco. Il sindaco appartiene al partito dell’onorevole Gero Grassi nonchè fratello del consigliere comunale Michele Grassi. Si può capire ma non condividere. Siamo alla guerra fredda e ogni occasione sarà buona per far saltare i nervi al sindaco da una parte e ai due ribeffi dall’altra. Per ora rimane il rospo ingoiato dal capo dell’amministrazione comunale tranne che ci sia cemento per tutti anche per una frangia dell’opposizione ‘seppur nella legalità. Ormai l’Italia è pervasa dallo scilipotismo opportunista. Così come Craxi lo ricordano in pochissimi e Berlusconi si avvia mestamente sul viale del tramonto anche Terlizzi vivrà una nuova stagione e vi sarà una nuova classe dirigente capace che abbia a cuore le sorti di Terlizzi e non amerà solo l’asfalto e il cemento, ma dia la certezza ai cittadini e ai loro problemi di essere al primo posto nella agenda politica.
Vorrei se posso fate un appello a Città Civile, all’associazione politico culturale la Ginestra e a Terlizzi Libera affinché, queste tre libere associazioni mettessero su un coordinamento cittadino che le porti a presentarsi unite alle prossime elezioni amministrative le quali sono dietro Ci tono momenti nella vita delle persone nei quali
bisogna credere anche a cose che si pensano irrealizzabili e per questo bisogna aver coraggio, molto coraggio. Per chi è libero è più facile averne. No, questo paese non morirà per qualche pugno di cemento in più.
Franco de Bartolo