Author: Gero Grassi

Comunicati Stampa / 03.06.2015

 


ATTI RAPIMENTO E OMICIDIO DI ALDO MORO
E DELLA SUA SCORTA

16 marzo - 9 maggio 1978

- COMMISSIONI MORO.
- COMMISSIONI TERRORISMO E STRAGI.
- COMMISSIONE MITROKHIN.
- COMMISSIONE LOGGIA MASSONICA P2.
- MAGISTRATURA.
- GOVERNO ITALIANO.
- FORZE DI POLIZIA.
- SERVIZI SEGRETI.
- ALDO MORO.
- BRIGATE ROSSE.

Al fine di divulgare sempre più le informazioni sulla intera vicenda del rapimento e della strage di via Fani del 16 marzo 1978, della triste vicenda dei 55 giorni ed infine dell'omicidio di Aldo Moro, con enormi difficoltà e con particolare studio, abbiamo provveduto a creare un link per appassionati e studiosi di Aldo Moro.
Il link è quotidianamente aggiornato, anche con i lavori della attuale Commissione Moro 2 della quale lo scrivente è componente.

Sul sito www.gerograssi.it, a destra in alto, esiste il link ALDO MORO.
Cliccando appare il link 'ATTI CASO MORO'.
Dentro, contrassegnati da numeri in ordine progressivo, si trovano infiniti files.
In ognuno di questi files ci sono atti del 'Caso Moro' elencati sul prospetto per sintesi. Nell'allegato si trova copia dei documenti originali.
Attenzione: gli allegati sono pesanti perché, in alcuni casi, ci sono migliaia di pagine.
Buona lettura e soprattutto buon studio.

Gero Grassi
Comunicati Stampa / 01.06.2015

 

Mercoledì 3 giugno, alla Camera dei Deputati, degustazione delle ciliegie di Turi offerte dalla dita Import - Export di Fabio Francesco Topputi di Turi (Bari), per iniziativa del Vicepresidente del Gruppo PD on. Gero Grassi.
La Ciliegia Ferrovia ha la caratteristica di essere "grossa", terminante a punta e di possedere un peduncolo lungo.
Le prime notizie della Ciliegia Ferrovia si hanno nel 1935. Il primo albero nacque da un nòcciolo di ciliegie vicino ad un casello ferroviario delle Ferrovie Sud-Est, a circa 900 metri dalla periferia di Turi.
Gli abitanti la chiamarono "Ferrovì" perché l'albero era nato a pochi metri dai binari, lungo il carraio che porta alla Masseria Sciuscio.
Per alcuni anni l'albero fu curato dal casellante ferroviario dell'epoca Rocco Giorgio. Successivamente si è diffusa sul territorio del sud-est barese fino ad arrivare ad essere la principale coltivazione di Turi e Conversano, entrambi paesi limitrofi che vantano una delle maggiori produzioni in Italia. Il suo sapore è intenso, tanto da renderla la preferita per la distribuzione alimentare. È possibile mantenerla fresca per parecchi giorni e viene esportata in tutta l'Europa tramite camion frigoriferi.