Author: Gero Grassi

Comunicati Stampa / 21.01.2014



Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo PD Camera dei Deputati
 
Eliminati alcuni toni da stadio, credo che il dibattito nel PD sia proficuo e tenga conto della volontà generale del Paese: avere le riforme strutturali ed un'azione di Governo efficace senza i tempi morti del passato ed il linguaggio del politichese.
Nel merito va dato atto al segretario PD Matteo Renzi di aver impresso alla politica la accelerazione necessaria. Aggiungo che a me non scandalizza il fatto che Berlusconi sia un interlocutore perchè leader di un partito che riscuote milioni di voti, mi preoccuperei se fosse il solo interlocutore. Penso che la legge elettorale e le riformne vadano fatti a largo raggio ma con alcuni obiettivi chiari: avere certezza di una maggioranza che governi il Paese, riconoscere all'elettore il diritto di scegliere i propri parlamentari.
Va verificata la soglia del 35% per il premio di maggioranza che potrebbe essere basso, va verificata la soglia di sbarramento al fine di tenere dentro il Parlamento anche le minoranze, va definita senza ipocrisie la scelta dei parlamentari che non può avvenire a tavolino, oppure con primarie taroccate come pure si è verificato in alcuni casi.
Questa considerazione sulle primarie la faccio io che pure le ho vinte nel dicembre 2012 in una condizione di sostanziale disparità rispetto ad altri candidati e con il numero di deroghe più alto d'Italia.
Compito del PD non è quello di frapporre ostacoli, ma di aiutare il Segretario Renzi a raggiungere l'obiettivo nel modo migliore possibile e nel tempo più celere possibile.
Tutto questo nella chiarezza delle posizioni ed in attesa che il Presidente del Consiglio dia al Governo una svolta in termini di rapidità di decisione e di obiettivi chiari ed immediati al fine di ridare speranza e futuro all'Italia.
L'Italia non può permettersi alcuna melina in nessun campo.
Comunicati Stampa / 20.01.2014



La Camera ha approvato la scorsa settimana la proposta di legge in tema di “Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali” (C. 631/A e abbinate- Relatori: Rossomando e Sarro). Il testo, ora all’esame del Senato (Ddl 1232).
Di seguito, in sintesi, i punti salienti del provvedimento, che, nella sua versione definitiva, ha tenuto conto dei contributi specifici delle Commissioni ministeriali presiedute dal Presidente della Corte d’Appello di Milano, Dott. Giovanni Canzio e dal Prof. Glauco Giostra.
Il provvedimento in pillole
L’Aula della Camera interviene sul carcere preventivo modificando le norme sulle misure cautelari. L’obiettivo è chiaro: restituire natura di ‘extrema ratio’ alla carcerazione preventiva, rendendo più stringenti i presupposti e le motivazioni e ampliando al contrario le misure alternative. Ecco, in sintesi, le principali novità...
Comunicati Stampa / 18.01.2014


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati

In questi giorni il dibattito sul Governo e sul Pd occupa quasi l'intera cronaca politica. Sui temi dell'agenda politica il Pd assorbe interamente le diverse posizioni. Va sottolineato che la segreteria Renzi ha riposizionato il nostro partito quale elemento centrale ed insostituibile di ogni  azione politica. Questo e' un bene se ha come conseguenza due fenomeni: l'unità del Pd e la salvaguardia degli interessi generali del Paese.Non possiamo dividerci in sostenitori del Pd di Renzi e sostenitori del Governo Letta. E' sbagliato, controproducente e non redditizio. Noi siamo partito di Governo e mettiamo avanti ad ogni cosa l'Italia. Nostro compito non è dividerci, da tifosi, in pro Renzi e pro Letta. Nostro compito e' quello di riconoscere entrambi, dicendo al segretario che il Pd e' di tutti, anche di quelli che hanno perso il Congresso, ma sono determinanti nel costruire un partito plurale. Analogamente non possiamo disprezzare l'azione di Governo anche per i tanti sacrifici fatti in questi mesi, ma dobbiamo riconoscere che il Governo deve avere uno scatto di orgoglio. Il tempo del tirare a campare e' abbondantemente  scaduto. Serve coraggio e grande iniziativa politica. Nessuna melina. L'Italia attende giustizia sociale, lavoro e riforme. Queste cose non si possono realizzare con le liturgie della vecchia politica, con i rinvii, con le tattiche, con occhi rivolti al passato, con la salvaguardia di vecchi e nuovi privilegi. Serve una scossa, Renzi l'ha data al partito e alla politica, Letta la dia al Governo assumendo la responsabilità di riformulare un programma che tenga conto della fame degli italiani che non possono aspettare ancora e sostituendo quei Ministri e Sottosegretari che hanno dimostrato di non aver capito che servono solo fatti, non parole. Se poi riesce anche a sostituire uomini e donne di Governo che confondono l'esercizio del potere con il proprio potere e' ancora meglio. Per Letta, per il Pd ma soprattutto per il Paese. 
Gli italiani vogliono essere governati. Bene e subito, lasciandosi alle spalle il sorriso di plastica di chi non conosce la sofferenza della vita quotidiana.