“Area Democratica” :un incontro a Bari per capire, conoscere, progettare

“Area Democratica” :un incontro a Bari per capire, conoscere, progettare

 
Venerdi 13 novembre i “Democratici” di Puglia dell’area popolare si sono ritrovati a Bari, per discutere del nascente PD regionale. Tra i punti all’ordine del giorno: decidere di comune accordo la persona da proporre per il coordinamento della segreteria regionale e coinvolgere gli amici delle province pugliesi nella costruzione del Partito.
Ad aprire il dibattito è stato l’on. Gero Grassi, che insieme al presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e all’assessore regionale Fabiano Amati, aveva preso parte ad un breve incontro voluto dal segretario del Partito Democratico pugliese. Nell’incontro Sergio Blasi ha chiesto di conoscere il nome dell’area franceschiniana da inglobare nella segretaria regionale del Partito ed ha affermato che lo vuole di area popolare. Va sottolineato che nell’Assemblea regionale è stato eletto Blasi segretario ed Emiliano Presidente…..

Venerdi 13 novembre i “Democratici” di Puglia dell’area popolare si sono ritrovati a Bari, per discutere del nascente PD regionale. Tra i punti all’ordine del giorno: decidere di comune accordo la persona da proporre per il coordinamento della segreteria regionale e coinvolgere gli amici delle province pugliesi nella costruzione del Partito.
Ad aprire il dibattito è stato l’on. Gero Grassi, che insieme al presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e all’assessore regionale Fabiano Amati, aveva preso parte ad un breve incontro voluto dal segretario del Partito Democratico pugliese. Nell’incontro Sergio Blasi ha chiesto di conoscere il nome dell’area franceschiniana da inglobare nella segretaria regionale del Partito ed ha affermato che lo vuole di area popolare. Va sottolineato che nell’Assemblea regionale è stato eletto Blasi segretario ed Emiliano Presidente.
La situazione locale ha richiamato nel dibattito anche quanto avvenuto nell’Assemblea nazionale che ha eletto Pierluigi Bersani segretario. Qualcuno ha fatto notare come il discorso del neo segretario abbia spostato l’asse del partito a sinistra. L’on. Gero Grassi ha sottolineato che l’intervento di Franco Marini ha chiaramente esplicitato che i popolari nel PD ci sono e devono avere giusta considerazione. Marini ha chiesto a Bersani di farsi carico dell’ “Area Democratica” che è una realtà che sta crescendo e della quale il PD non può certo fare a meno.
Si comprende come tutto questo esprima un disagio nell’area che ha votato Franceschini. Ogni novità destabilizza e necessita un periodo di assestamento. Questo è quanto sta accadendo a livello nazionale e regionale.
Ciò che è certo è che nessuno può parlare a titolo personale, immaginando di rappresentare l’“Area Democratica”, nessuno può farlo se non viene legittimato a rappresentarla.
Torniamo ora ai due punti di discussione: individuare la persona da proporre come coordinatore della segreteria e coinvolgere gli amici attraverso una rappresentatività negli organismi direttivi del Partito.
“E’ chiaro che bisogna saper fare squadra, ha detto l’on. Gero Grassi. Io credo che i cittadini che hanno votato Guglielmo Minervini segretario, si aspettano di vederlo nel coordinamento della segretaria regionale, quindi mi sembra fisiologica questa risoluzione oggi ed altrettanto fisiologico mi sembra il coinvolgimento di tutti gli amici che hanno contribuito al successo delle nostre liste, all’interno degli organismi direttivi del Partito, affinchè possano continuare a lavorare per la crescita del PD in Puglia.”
Sulla stessa stregua quasi tutti gli interventi che si sono susseguiti.
L’assessore Fabiano Amati ha chiesto di creare una famiglia allargata. Ha fatto l’esempio del buon padre di famiglia. Ha chiesto a tutti di fare una scelta di fondo, che è la cosa più importante in democrazia. Ha sottolineato la sua disponibilità a convergere su Guglielmo Minervini, se è la condizione per portare avanti con successo ed in maniera larga il progetto di “Area Democratica”.
Il presidente della provincia di Taranto Gianni Florido nel suo intervento ha ribadito: “Il Partito che noi abbiamo in testa non è quello degli ex DS. Quello che è accaduto all’Assemblea nazionale è inquietante. L’organizzazione del Partito passa anche per il riconoscimento delle diverse differenze…la frammentazione attuale mostra chiaramente che se non ci ricompattiamo gli consegniamo il PD”. La sua opinione in conclusione è stata quella di indicare Minervini per il coordinamento di segretaria e lavorare per il coinvolgimento degli amici con altre rappresentatività.
La parola è passata quindi al consigliere provinciale barese Michele Monno che ha esordito dicendo: “Fare minoranza della minoranza non mi va, stare all’interno del muro di Berlino, ci coglie in un ambito di ristrettezza, è un rischio gravissimo che corriamo. L’impostazione data al Partito non la condivido, si sono arroccati sulla difesa di una cultura politica che non mi appartiene.” Quanto all’indicazione di Minervini non si è dichiarato così favorevole.
E’ seguito poi l’intervento del segretario provinciale della BAT Ruggero Mennea: “Gli ex DS stanno posizionando tutti i loro uomini, anche la struttura burocratica del Partito la stanno mutando, aspettiamoci un partito militarizzato. A livello regionale il terzo uomo, ovvero Emiliano, ha cambiato le cose.. rispetto al dato nazionale. Franceschini nella BAT ha vinto ed anche a livello regionale abbiamo avuto un buon risultato..” Ha ribadito di condividere molti passaggi del consigliere Monno dichiarando la propria disponibilità a sostenere Minervini a patto che lui comprenda che in futuro deve essere portavoce di tutti gli amici di “Area Democratica” e non portavoce di se stesso. Ha inoltre sottolineato gli importanti appuntamenti elettorali che si consumeranno nei prossimi 4 anni, ribadendo che non sono permessi errori.
E’necessario un riscatto d’orgoglio agli occhi degli elettori, ha concluso.
La parola è passata quindi a Gianni Sportelli: “Se Minervini vuole proporsi a rappresentare un’Area non può sottrarsi alla discussione. Va sottolineato a Guglielmo che lui non era nella condizione di rinunciare alla vicesegreteria quando gli è stato proposto, perché così facendo ci ha indeboliti. Bisogna bruciare i tempi, sperando che Miervini non si sottragga ad un confronto serio”.
Non positivo il giudizio sul comportamento politico tenuto da Minervini negli ultimi giorni per il prof. Tonio Paglia di Foggia: “Io ho visto delle fughe in avanti di Minervini che è andato al tavolo della discussione della Presidenza del Partito senza il nostro coinvolgimento. Noi dobbiamo parlare nel Partito, dobbiamo parlare con Blasi e far si che la nostra Area venga rappresentata…”
E’ seguito l’intervento di Vito Ottombrini che ha ribadito a gran voce la necessità di evitare scissioni e divisioni. “Anche se il PD si è spostato a sinistra, noi dobbiamo far sentire la nostra voce. Rutelli il PD lo ha fortemente voluto e poi è stato il primo a lasciarlo. Per far crescere con forza “Area Democratica” dobbiamo portare avanti la nostra richiesta di maggiore rappresentatività che ci coinvolga”.
La parola è passata quindi a Maria Di Foggia “avendo scelto come nostro candidato Guglielmo Minervini è giusto che lui sia il nostro portavoce. E voglio ribadire che non è mai minoranza chi è ragionevole e lavora per andarsi incontro… Poi Minervini deve farsi carico di noi tutti”
E’ intervenuto quindi Antonio Nestola di Leverano che ha detto con saggezza: “Se litighiamo diamo una pessima immagine del gruppo. Mi affido al buon senso di tutti. Io non ho firmato alcun documento ed è sbagliato averli proposti”
L’onorevole Gianni Carbonella ha invece posto un interrogativo: “Quale ruolo deve avere 4^ Fase, ovvero il nostro gruppo all’interno di Area Democratica? Sergio Blasi ha scelto noi come interlocutori e questo è un risultato positivo. Noi dobbiamo fare il nome di Minervini ma dobbiamo anche mettere una serie di paletti da rispettare…”
L’ultimo intervento è stato quello di Michele Cornacchia che unendosi al sentire comune ha detto: “Minervini era il candidato, deve essere il vicesegretario. Ma noi dobbiamo avere rappresentatività diffusa e Minervini non deve rappresentare i suoi.”
All’onorevole Grassi l’arduo compito di fare sintesi. Ha esordito dicendo che gli eventi della politica si determinano in pochi giorni. A volte è così difficile tenere tutti informati, ma lo sforzo affinchè ogni decisione sia partecipata e democraticamente presa, è sempre tra le sue priorità.
Alcuni amici parlando, facevano riferimento a 4^ Fase, lui ha definito quel progetto superato. Nel momento in cui le liste hanno ospitato nuovi amici si è passati alla 5^ Fase, anch’essa ormai superata quando moltissimi amici si ritrovano in un ideale comune che sta prendendo forma in   “Area Democratica”.
Responsabilità e lungimiranza ha chiesto Grassi agli amici di Puglia riunitisi a Bari.
Quanto all’oggetto della discussione, ha concordato con l’opinione diffusa e cioè che Guglielmo Minervini deve accettare la vicesegreteria, l’offerta è stata fatta a lui che era il candidato.
Agli amici della liste Democratici che invece hanno lavorato con tenacia per contribuire alla buona riuscita del congresso, va riconosciuta una larga rappresentatività che è il modo migliore per renderli parte attiva del processo di crescita del PD.
Intanto si fa strada il progetto “Area Democratica”, un soggetto politico più ampio dell’area moderata presente all’interno del PD.
Inizia a muovere i primi passi una creatura destinata a far parlare di se.
Area Democratica si deve comporre con il coordinamento all’on. Gero Grassi ed una Assemblea composta da: Parlamentari, Presidenti di Provincia, Sindaci delle città capoluogo, Assessori e Consiglieri Provinciali, in aggiunta ai componenti le assemblee nazionale e regionale.