Alcol: secondo l’Istat a rischio giovani e anziani

Alcol: secondo l’Istat a rischio giovani e anziani

Bisogna lavorare di più e meglio rispetto alla prevenzione
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
Bisogna lavorare di più e meglio per quel che riguarda la prevenzione rispetto al consumo dell’alcool, soprattutto in vista della bella stagione.
Sempre più spesso gli incidenti d’auto sono causati da guida in stato di ebbrezza e devastanti sono gli effetti dell’alcol sull’organismo, soprattutto in fase di crescita….

Bisogna lavorare di più e meglio rispetto alla prevenzione
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
Bisogna lavorare di più e meglio per quel che riguarda la prevenzione rispetto al consumo dell’alcool, soprattutto in vista della bella stagione.
Sempre più spesso gli incidenti d’auto sono causati da guida in stato di ebbrezza e devastanti sono gli effetti dell’alcol sull’organismo, soprattutto in fase di crescita.
Secondo uno studio dell’Istat anziani e giovani sono le fasce più a rischio.
Ammontano a 8 milioni e 624 mila gli italiani che, secondo l’ultimo rapporto 2010, bevono alcolici in quantità pericolose per la salute, anche se i consumi complessivi calano. Nel 2010 il 65,7% degli italiani dichiara di aver bevuto alcolici, almeno una volta l’anno, nel 2009 la quota era del 68,5%.
Negli ultimi 10 anni tra i giovani sono aumentati i consumatori occasionali, quelli che bevono fuori pasto e di chi consuma altri alcolici oltre a vino e birra, mentre si sono ridotti i consumatori giornalieri.
La popolazione più a rischio di consumo non moderato è quella anziana: si tratta di 2 milioni e 915 mila persone che vanno dai 65 anni in su, il 43,5% dei maschi e il 10,6% delle femmine, i quali consumano alcol quotidianamente, non consapevoli degli aumentati rischi per la salute dovuti all’avanzare dell’età.
La popolazione più a rischio di ‘binge drinking’, (sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) è quella giovanile, che va dai 18 ai 24 anni. Si tratta di 698 mila persone, il 16,6% dei giovani. Questo comportamento, spesso, si verifica durante momenti di socializzazione.
Tra i giovani di 18-24 anni che frequentano assiduamente le discoteche i comportamenti di consumo di alcol a rischio sono più diffusi, 33,9% rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca 7,2%.
Fanno consumo di alcol anche i ragazzi tra gli 11 ed i 15 anni, la percentuale si aggira intorno al 13,6% pari a 392 mila persone. Dato già di per sé negativo, perché in fase di crescita non bisognerebbe consumare alcol.
La prevenzione è l’unica arma a nostra disposizione.
Bere prima di guidare è sbagliato per se stessi e per gli altri. Quando ci si mette alla guida di un’auto, si ha una responsabilità grandissima. Sulla strada può accadere di tutto, anche che qualcuno attraversi improvvisamente e si devono avere i riflessi lucidi, per intervenire prontamente.