Elezione Presidente ANCI Puglia

Elezione Presidente ANCI Puglia

Il PD si faccia carico di ricomporre l’unità dei suoi Sindaci senza anatemi, ma consapevole che nessuno può essere trascurato, bistrattato o escluso.
Nota dell’on. Gero Grassi parlamentare pugliese PD
 
In merito alla elezione del Presidente Regionale ANCI Puglia intendo precisare che è grave la spaccatura evidenziatasi all’interno del Pd sulla intera vicenda.
La elezione del Sindaco di Corato Luigi Perrone e la conseguenziale sottoscrizione della lista del PDL da parte di tanti Amministratori Comunali facenti riferimento al PD, ma anche ad Amministrazioni guidate da Sindaci di Sinistra e Libertà dimostra quanto inesistente nel Pd sia l”organizzazione e la interlocuzione politica.
In Puglia non esiste un’Area Grassi, come strumentalmente viene scritto sul Corriere del Mezzogiorno di oggi. Esiste l’Area Franceschini, come esiste l’Area Bersani e quella Marino, riconducibili tutte tre ai Congressi regionale e Nazionale. Credo che ogni Area abbia la sua dignità. Citare l’Area Grassi è un tentativo, mal riuscito, di addossarmi responsabilità che non ho, non avendo io mai avuto responsabilità nell’ANCI Puglia, nè avendo io minimamente interferito nell’autonomia dei Sindaci.
 

Il PD si faccia carico di ricomporre l’unità dei suoi Sindaci senza anatemi, ma consapevole che nessuno può essere trascurato, bistrattato o escluso.
Nota dell’on. Gero Grassi parlamentare pugliese PD
 
In merito alla elezione del Presidente Regionale ANCI Puglia intendo precisare che è grave la spaccatura evidenziatasi all’interno del Pd sulla intera vicenda.
La elezione del Sindaco di Corato Luigi Perrone e la conseguenziale sottoscrizione della lista del PDL da parte di tanti Amministratori Comunali facenti riferimento al PD, ma anche ad Amministrazioni guidate da Sindaci di Sinistra e Libertà dimostra quanto inesistente nel Pd sia l”organizzazione e la interlocuzione politica.
In Puglia non esiste un’Area Grassi, come strumentalmente viene scritto sul Corriere del Mezzogiorno di oggi. Esiste l’Area Franceschini, come esiste l’Area Bersani e quella Marino, riconducibili tutte tre ai Congressi regionale e Nazionale. Credo che ogni Area abbia la sua dignità. Citare l’Area Grassi è un tentativo, mal riuscito, di addossarmi responsabilità che non ho, non avendo io mai avuto responsabilità nell’ANCI Puglia, nè avendo io minimamente interferito nell’autonomia dei Sindaci.
Personalmente sia io, che l’Assessore regionale Fabiano Amati ci siamo preoccupati del caso, seppur io non coinvolto e Fabiano Amati solo informato a decisioni assunte. E’ stato impossibile spiegare a tanti Sindaci, minimamente coinvolti, di dover aderire ad una lista bloccata e compilata secondo appartenenze specifiche. I Sindaci hanno pensato a difendere giustamente i propri territori.
Credo sia stato un grande errore trasferire in un campo istituzionale, tradizionalmente bipartisan, una vicenda interna di partito.
Bastava chiamare i Sindaci, discuterne con loro, convincerli ad un progetto ed il risultato sarebbe stato garantito. Invece così non è stato e qualcuno ha ritenuto di poter decidere da solo escludendo a priori una parte importante del PD. Credo che la vicenda dimostri come il PD per vincere e governare deve essere unito e non deve escludere nessuno. Quando il PD non è plurale, perde. Non sono pochi i Sindaci che non hanno votato il candidato PD e se questo è successo evidentemente significa che nel nostro partito manca sia la sintesi, che la preparazione degli eventi.
Ora bisogna andare avanti ed allora auguri al neopresidente Luigi Perrone, che siamo certi sarà Presidente di tutti i Comuni. Auguri e grazie per quanto fatto al Presidente uscente Michele Lamacchia che ora avrà il tempo perchè nella sua città il centrosinistra torni al governo più forte di prima e con un grande rinnovamento di metodi e di uomini.
Il PD si faccia carico di ricomporre l’unità dei suoi Sindaci senza anatemi, ma consapevole che nessuno può essere trascurato, bistrattato o escluso perchè siamo tutti necessari, ma nessuno è indispensabile.
L’Area Franceschini, come sempre, si muoverà per un PD plurale nel quale dopo la discussione e il confronto, valga la sintesi comune.