Vendola non è candidato a guidare il PD. Non c’è motivo di temere nulla!

 

 Il dato positivo registrato nella giornata di ieri, è l’abbattimento della barriera invisibile, che si è venuta a creare negli ultimi mesi tra Pd e Sel.

Barriera invisibile ed inconsistente, visto che è bastato parlarsi, per farla dissolvere rapidamente.

C’è chi teme che Vendola e Bersani possano percorrere una lunga strada insieme, aggregando altre forze liberali e riformiste… così insinua sospetti.

Vendola non è candidato a guidare il PD. Temere che possa influire negativamente sul futuro del Partito è assurdo…..

 

 Il dato positivo registrato nella giornata di ieri, è l’abbattimento della barriera invisibile, che si è venuta a creare negli ultimi mesi tra Pd e Sel.

Barriera invisibile ed inconsistente, visto che è bastato parlarsi, per farla dissolvere rapidamente.

C’è chi teme che Vendola e Bersani possano percorrere una lunga strada insieme, aggregando altre forze liberali e riformiste… così insinua sospetti.

Vendola non è candidato a guidare il PD. Temere che possa influire negativamente sul futuro del Partito è assurdo.

Il Partito Democratico essendo il più grande partito di Centrosinistra, ha il dovere di raccordare e guidare una coalizione larga e plurale, tenuta insieme da linee programmatiche comuni.

Un cartello elettorale fine a se stesso, non ha funzionato in passato e non può funzionare in futuro.

Parlarsi significa trovare punti di incontro programmatici, per stabilire delle linee guida condivise e durature.

Invitare l’altro ad una festa, ma non farlo sentire completamente partecipe è un errore commesso in passato che non può più ripetersi.

Se le forze di Centro temono Vendola, definendo la sua politica di sinistra estrema, devono forse cominciare ad intraprendere colloqui, per appurare la verità ed offrire il loro contributo affinchè la sinistra italiana smussi gli angoli ancora presenti, si ammorbidisca e contribuisca a rafforzare il Centrosinistra nel Paese.