Urge legge regionale che tuteli operatori della PM e cittadini

Urge legge regionale che tuteli operatori della PM e cittadini

   
di Gero Grassi
 
La Polizia Municipale rappresenta, per ogni territorio, un primo avamposto della Pubblica Amministrazione verso i cittadini. Intercetta domande, richieste, denunce, sollecitazioni e lavora per risolvere repentinamente tutte le problematiche sollevate dalla collettività. Garantisce, inoltre, servizi di sicurezza in molteplici ambiti e zone della città.
Il ruolo affidato alla Polizia Municipale è importantissimo e al tempo stesso scomodo…..

 
 di Gero Grassi
 
La Polizia Municipale rappresenta, per ogni territorio, un primo avamposto della Pubblica Amministrazione verso i cittadini. Intercetta domande, richieste, denunce, sollecitazioni e lavora per risolvere repentinamente tutte le problematiche sollevate dalla collettività. Garantisce, inoltre, servizi di sicurezza in molteplici ambiti e zone della città.
Il ruolo affidato alla Polizia Municipale è importantissimo e al tempo stesso scomodo.
Deve far fronte alle molteplici richieste potendo contare, molto spesso, su esiguità di uomini, mezzi e strutture. Così, nel comune sentire, la PM ha finito per diventare uno degli stereotipi in cui riconoscere l’Italia dei campanili e delle autonomie, dell’arte di arrangiarsi, dell’operosità ma anche delle contraddizioni.
In Puglia si registra una situazione di stallo in merito ad ordinamenti e normative, che di fatto rende più difficile il lavoro degli operatori.
I tempi sono cambiati, i vecchi modelli di gestione della cosa pubblica sono desueti e mal si adattano ai continui mutamenti del tessuto sociale.
Domenica 23 gennaio 2011 ho partecipato alla festa della Diocesi, in cui è inserita la mia città, Terlizzi, per San Sebastiano, Patrono della Polizia Municipale.
Ho appreso informazioni utilissime. Ho compreso che è necessario un adeguamento ordinamentale per tale settore nella nostra Regione, rimasta indietro rispetto alle leggi vigenti.  
Le Polizie Municipali d’Italia sono per costituzione lontane dai vertici decisionali ministeriali e parlamentari in cui è gestita la questione della sicurezza; la prova inconfutabile è che, dal nord al sud della penisola, circa 60.000 operatori del settore P.M. pagano la mortificazione della trascurata riforma dell’ordinamento giuridico della categoria, impantanata da decenni tra Commissioni Parlamentari.
A causa di questa lacuna si è creata una sorta di scala tra le distinte forze di Polizia, distinguendole in serie A, B, o C a seconda della differente condizione giuridica, economica, strumentale e pensionistica.
La Puglia, a differenza di altre regioni che hanno saputo leggere i tempi, le trasformazioni, le istanze sociali delle città, adeguandosi, vive un vuoto ordinamentale enorme, visto che attende una riforma da oltre vent’anni, dalla lontana Legge n. 2/89.
Per la Storia rammento che, a seguito del D.P.R 616, la Puglia fu una delle prime Regioni a dotarsi di apposita legge.
Gli operatori della Polizia Municipale vivono questo disagio insieme ai cittadini, penalizzati da una situazione obsoleta che non dà alcuna prospettiva.
Essi auspicano un interessamento da parte della Giunta Regionale che si manifesti con cenni concreti ed un luogo di confronto. Lamentando l’assenza di ogni rapporto finalizzato al superamento dell’attuale situazione di stallo legislativo.
Sono diversi i Corpi di Polizia Municipale delle città di Puglia che non sfuggono a questa disastrosa situazione, dal momento che la riforma del titolo V della Costituzione impone alle Amministrazioni Locali centralità di iniziative politiche in materia di sicurezza, motivo per cui è giusto che i cittadini pretendano la presenza di operatori della P.M. sul territorio, nonché risposte pronte e concrete dai Comuni.
Sono certo che è interesse di tutti far sì che alla Polizia Municipale venga riconosciuto un ruolo di “serie A” e che venga dotata di mezzi, strutture e uomini per rispondere repentinamente alle esigenze di sicurezza dei cittadini.
Perché ciò accada, servono regole, serve una legge al passo coi tempi, non obsoleta.
La Regione Puglia ha tutto l’interesse a colmare la lacuna ordinamentale che viviamo e a stabilire un proficuo contatto con gli operatori del settore della Polizia Municipale.