Una proposta di legge per introdurre l’insegnamento del primo soccorso a scuola

Una proposta di legge per introdurre l’insegnamento del primo soccorso a scuola


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati 
 
Ogni anno, in Italia, almeno 60.000 persone muoiono in conseguenza di arresto cardiaco. 23.000 italiani, ogni anno, muoiono improvvisamente in conseguenza di un trauma inatteso che si verifica negli ambienti di vita e di lavoro e altri 65.000, per gli stessi motivi, riportano gravi invalidità permanenti.
La letteratura scientifica ha dimostrato che, sia in caso di arresto cardiaco improvviso, sia nell’evenienza di un trauma, un intervento di primo soccorso tempestivo e adeguato può contribuire a salvare, almeno, il 30 per cento delle persone colpite.
Se si riferisce il dato all’Italia e lo si esprime in termini assoluti, significa che delle 164 persone che ogni giorno muoiono improvvisamente nel nostro Paese a causa di un arresto cardiaco o di problemi cardiovascolari, almeno 50 potrebbero essere salvate intervenendo in tempo, con soccorsi appropriati.
Per queste ragioni occorre che le tecniche di primo soccorso diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa.
La proposta di legge,“Introduzione dell’insegnamento del primo soccorso nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria superiore” si propone di rendere obbligatorio l’insegnamento del primo soccorso all’interno della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria superiore…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati 
 
Ogni anno, in Italia, almeno 60.000 persone muoiono in conseguenza di arresto cardiaco. 23.000 italiani, ogni anno, muoiono improvvisamente in conseguenza di un trauma inatteso che si verifica negli ambienti di vita e di lavoro e altri 65.000, per gli stessi motivi, riportano gravi invalidità permanenti.
La letteratura scientifica ha dimostrato che, sia in caso di arresto cardiaco improvviso, sia nell’evenienza di un trauma, un intervento di primo soccorso tempestivo e adeguato può contribuire a salvare, almeno, il 30 per cento delle persone colpite.
Se si riferisce il dato all’Italia e lo si esprime in termini assoluti, significa che delle 164 persone che ogni giorno muoiono improvvisamente nel nostro Paese a causa di un arresto cardiaco o di problemi cardiovascolari, almeno 50 potrebbero essere salvate intervenendo in tempo, con soccorsi appropriati.
Per queste ragioni occorre che le tecniche di primo soccorso diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa.
La proposta di legge,“Introduzione dell’insegnamento del primo soccorso nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria superiore” si propone di rendere obbligatorio l’insegnamento del primo soccorso all’interno della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria superiore, per sensibilizzare gli studenti al primo soccorso, fornire loro una preparazione adeguata ad affrontare situazioni di emergenza e renderli coscienti di rischi e benefici di manovre errate o corrette in caso di primo soccorso. Riprende gli esiti prodotti dal lungo lavoro condotto nel corso della campagna «una firma per la vita», partita a Taranto nel 2005, progressivamente estesa a livello nazionale e culminata nel mese di luglio scorso con la raccolta di 93.000 firme a sostegno di un’iniziativa legislativa popolare.
La proposta di legge fa propri sia l’impianto, sia i contenuti della proposta di iniziativa popolare, condividendone pienamente la finalità principale e prioritaria, che è quella di formare una cultura dell’emergenza intesa come conoscenza da parte di tutti i cittadini delle tecniche elementari del primo soccorso, intervenendo in via diretta sui ragazzi a scuola, anche allo scopo di innescare un processo virtuoso che favorisca la successiva veicolazione delle conoscenze acquisite all’interno della famiglia.
Al Senato analoga proposta è stata presentata dal senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri.
L’intento della proposta di legge è quello di fornire ai ragazzi strumenti utili al fine di portare aiuto a chi è in pericolo: tutto ciò per una migliore salvaguardia della vita umana e per contribuire a formare cittadini migliori, riaffermando quei valori di solidarietà e di responsabilità verso l’altro che rappresentano l’indispensabile trama di una moderna società civile.