Tremonti e Vendola ancora una volta “competitors”. L’obiettivo siano i cittadini

Tremonti e Vendola ancora una volta “competitors”. L’obiettivo siano i cittadini

Nota dell’on. Gero Grassi- Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il Ministro Tremonti ha messo in campo tutto il suo potere. Ha fatto saltare all’ultimo minuto, dell’ultimo giorno disponibile, la firma per l’approvazione del Piano di Rientro della Regione Puglia.
Un finale inaspettato per la Regione del Presidente Vendola,  che vede così  bloccati fino a settembre 500 milioni di Euro, che rappresentano la sopravvivenza stessa della Puglia.
Ci chiediamo: perché negare la firma ad un Piano che fino a qualche giorno fa era stato validato dai tecnici dei Ministeri dell’Economia e della Sanità? Pur restando il nodo delle internalizzazioni, sul quale la Puglia sapeva di doversi confrontare ed eventualmente fare un passo indietro?….

Nota dell’on. Gero Grassi- Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il Ministro Tremonti ha messo in campo tutto il suo potere. Ha fatto saltare all’ultimo minuto, dell’ultimo giorno disponibile, la firma per l’approvazione del Piano di Rientro della Regione Puglia.
Un finale inaspettato per la Regione del Presidente Vendola,  che vede così  bloccati fino a settembre 500 milioni di Euro, che rappresentano la sopravvivenza stessa della Puglia.
Ci chiediamo: perché negare la firma ad un Piano che fino a qualche giorno fa era stato validato dai tecnici dei Ministeri dell’Economia e della Sanità? Pur restando il nodo delle internalizzazioni, sul quale la Puglia sapeva di doversi confrontare ed eventualmente fare un passo indietro?
Cosa è cambiato in pochi giorni, per far prendere al Ministro Tremonti una decisione così drastica, tanto da far rischiare alla Puglia il dissesto finanziario?
Forse si sta giocando una partita su due fronti. Forse il Nichi Nazionale sta guadagnando troppa popolarità. Forse la Puglia sta giocando una partita che altri vogliono non arrivi ai rigori.
Se così fosse, ancora una volta, l’errore sarebbe quello di far pagare ai cittadini colpe che non hanno.
La politica non può per la sua ambizione di accrescere il consenso, giocare una partita al limite, ignorando il fatto che questo comporterà necessariamente, che qualcuno si faccia male.
La Sanità regionale è una materia sulla quale non si può giocare una partita nazionale. Il gioco sarebbe sproporzionato e sbilanciato. A farne le spese sarebbe la gente comune.
La Sanità non è un servizio che può essere sospeso. Non è un servizio che può andare in ferie per agosto e ripartire a settembre. Dal suo funzionamento dipende la vita di migliaia di cittadini che necessitano di cure.
Sarebbe opportuno che qualcuno meditasse su questo. A volte si prendono decisioni forti, per mostrare le proprie capacità, il proprio potere politico, ignorando che esse andranno ad incidere sulla vita dei cittadini.
Il politico non può essere semplicemente un burocrate, un ragioniere, un uomo di Partito. Deve essere innanzitutto una persona che agisce con coscienza, che governa con la testa ed il cuore, che si immedesima negli altri, per non agire in maniera fredda e distaccata.
Se Vendola e Tremonti hanno entrambi l’ambizione di vivere l’esperienza di “competitor” nelle elezioni politiche del 2013, questo non deve influire sulla vita dei cittadini di Puglia per i prossimi tre anni.
La politica deve essere vissuta come servizio ai cittadini. Ogni percorso che ostacola questo indirizzo, non può essere mai condiviso. Significherebbe minarne le fondamenta.