Tra due settimane l’anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine

Tra due settimane l’anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine

 

Furono 335 gli italiani trucidati dai tedeschi il 24 marzo del 1944. Uccisi con un colpo di pistola alla nuca e sepolti nella cava di pozzolana, minata dai genieri tedeschi, sulla via Ardeatina, a Roma.

Un eccidio senza precedenti, che ogni anno è ricordato con le celebrazioni del 24 marzo.
Tra le vittime, 15 pugliesi…

Furono 335 gli italiani trucidati dai tedeschi il 24 marzo del 1944. Uccisi con un colpo di pistola alla nuca e sepolti nella cava di pozzolana, minata dai genieri tedeschi, sulla via Ardeatina, a Roma.

Un eccidio senza precedenti, che ogni anno è ricordato con le celebrazioni del 24 marzo.
Tra le vittime, 15 pugliesi: i terlizzesi Gioacchino Gesmundo e don Pietro Pappagallo, Umberto e Bruno Bucci di Lucera, padre e figlio, i fratelli Federico e Mario Carola di Lecce, Antonio Ayroldi di Ostuni, Manfredi Azzarita di Molfetta, Teodato Albanese di Cerignola, Giuseppe Lotti e Vincenzo Saccotelli di Andria, Gaetano La Vecchia di Barletta, Nicola Ugo Stame di Foggia, Antonio Pisino di Maglie, Ferruccio Caputo di Alessano. Con loro, anche il maggiore dei Carabinieri Ugo De Carolis, di famiglia pugliese, al quale sono intitolate la caserma dell´Arma di Taranto e la Scuola ufficiali di Roma.
Militari, operai, artigiani, un sacerdote, un tenore, uno studente, un professore: tutti accomunati dallo stesso tragico destino.
Le Fosse Ardeatine raccontano una delle pagine più tristi della storia d’Italia.