Studenti in agitazione: fare finta di nulla non risolverà le cose

Studenti in agitazione: fare finta di nulla non risolverà le cose

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Gli studenti universitari che nella giornata di ieri hanno occupato l’atrio del Senato, sono oggi a Piazza Montecitorio per un sit-in di protesta contro i tagli all’Istruzione del ddl Gelmini.
Ieri si sono verificati episodi incresciosi ed alcuni tra manifestanti e forze dell’ordine, hanno riportato ferite.
Questo stato di agitazione non si verificava in Italia da tanto. E’ conseguenza di una politica che sta portando i cittadini all’esasperazione…..

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Gli studenti universitari che nella giornata di ieri hanno occupato l’atrio del Senato, sono oggi a Piazza Montecitorio per un sit-in di protesta contro i tagli all’Istruzione del ddl Gelmini.
Ieri si sono verificati episodi incresciosi ed alcuni tra manifestanti e forze dell’ordine, hanno riportato ferite.
Questo stato di agitazione non si verificava in Italia da tanto. E’ conseguenza di una politica che sta portando i cittadini all’esasperazione. Fare finta di nulla, può portare a conseguenze inimmaginabili.
Quando si ha la percezione che diritti acquisiti vengono negati e progressivamente si è privati degli strumenti per poter crescere e vivere serenamente, può accadere che si cada in un baratro, che oscura la ragionevolezza.
Cos’altro intende aspettare l’attuale Governo di Centrodestra per riconoscere che ha commesso errori madornali? Operato scelte sbagliate?
Cos’altro aspetta per comprendere che è ora di chiudere questa pagina politica ed aprirne una nuova?
Il Presidente Berlusconi continua a dire che va tutto bene e che merita la fiducia.
Non credo siano della stessa opinione i cittadini di Napoli, tutti gli studenti italiani, i ricercatori, i cassintegrati, le migliaia di piccole e medie imprese al collasso, i precari, i pensionati.
I giovani sono il futuro di un Paese. Sono la sua prospettiva di crescita e sviluppo. Negando loro la possibilità di proseguire gli studi, si condanna l’Italia ad un’arretratezza culturale che la porterà all’implosione.
Ci hanno detto per mesi che la crisi era alle nostre spalle. Evidentemente non si sono resi conto che non basta nascondere qualcosa, per farla scomparire.