Si torna a discutere di Testamento Biologico

Si torna a discutere di Testamento Biologico


Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
 Quest’oggi in Commissione Affari Sociali della Camera è ripartita la discussione sul testo di legge che riguarda il Testamento biologico: “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”.
Sono oltre 2.600 gli emendamenti al Ddl Calabrò assunto come testo base da Domenico di Virgilio (Pdl), relatore nella commissione di Montecitorio….


Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
 
Quest’oggi in Commissione Affari Sociali della Camera è ripartita la discussione sul testo di legge che riguarda il Testamento biologico: “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”.
Sono oltre 2.600 gli emendamenti al Ddl Calabrò assunto come testo base da Domenico di Virgilio (Pdl), relatore nella commissione di Montecitorio.
Nelle sedute di dicembre si e’ esaminato il primo dei sei articoli della legge: respinti tutti gli emendamenti, tranne quello, a firma di Livia Turco (Pd), che prevede in particolare che : “Il paziente affetto da dolore acuto persistente o cronico ha diritto a essere protetto con una adeguata terapia contro il dolore e con quanto previsto dai protocolli delle cure palliative. Nei casi dei malati terminali il medico può utilizzare le terapie farmacologiche che rientrino in un idoneo percorso terapeutico per il controllo del dolore”.
Questo emendamento presentato dal Partito Democratico è di grande importanza. Una società civile, tecnologicamente avanzata, non deve mai porre in secondo piano l’aspetto umano delle cose.
Consentire ad un malato terminale di vivere gli ultimi giorni senza dolori lancinanti, può permettere a lui ed alla sua famiglia di trascorre ore liete prima della inevitabile dipartita. Un evento tragico può così essere vissuto con maggiore sopportazione, conservato tra i ricordi senza lo strazio provocato dal dolore acuto.