Scuola pubblica: la verità? Gli insegnanti lavorano con passione e abnegazione….

Scuola pubblica: la verità? Gli insegnanti lavorano con passione e abnegazione….

Scuola pubblica: la verità? Gli insegnanti lavorano con passione e abnegazione, molto spesso, in condizioni precarie e strutture fatiscenti
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
In difesa della scuola pubblica, attaccata dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è tenuto ieri un sit-in sotto palazzo Chigi.
Non si può demolire la scuola e gli insegnanti, per tornare a dire il giorno dopo che il messaggio era indirizzato solo ad una minoranza di docenti. 
C’è una grande verità che il Centrodestra ignora, evidentemente….

Scuola pubblica: la verità? Gli insegnanti lavorano con passione e abnegazione, molto spesso, in condizioni precarie e strutture fatiscenti
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
In difesa della scuola pubblica, attaccata dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è tenuto ieri un sit-in sotto palazzo Chigi.
Non si può demolire la scuola e gli insegnanti, per tornare a dire il giorno dopo che il messaggio era indirizzato solo ad una minoranza di docenti. 
C’è una grande verità che il Centrodestra ignora, evidentemente. Gli insegnanti della scuola pubblica, formano i cittadini del futuro con passione e abnegazione, lavorando molto spesso in condizioni precarie, strutture fatiscenti, senza laboratori e potendo contare su un ritorno economico modesto, a fronte della fatica profusa.
Lo fanno perché ci credono, perché sono motivati, perché hanno scelto quella professione con l’entusiasmo di chi è felice di contribuire alla crescita dei ragazzi. Progettano con loro un futuro migliore, animato da grandi speranze.
Dire che i professori sono ideologizzati e non insegnano ciò che dovrebbero, come ha fatto pubblicamente il Presidente del Consiglio, significa inficiare il lavoro dei docenti, che prima di arrivare in “cattedra” conseguono una laurea, master, specializzazioni e quant’altro.
Infine, pongo un quesito: se gli insegnanti sono ideologizzati, se lo sono anche i giudici, in gran numero, come afferma il Presidente Berlusconi e non a suo favore, il Centrodestra dovrebbe essere minoranza nel Paese, ma non è così. Allora di cosa stiamo parlando?
Di attacchi sferrati ad un sistema pubblico che ha sempre funzionato, garantendo tutti. Evidentemente il Centrodestra ha a cuore le sorti del “privato” più che del pubblico e tenta di demolire l’immagine di un sistema che funziona perfettamente.