Scuola: la Riforma Gelmini privilegia il privato e svuota il pubblico

Scuola: la Riforma Gelmini privilegia il privato e svuota il pubblico

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 Il Ministro Maria Stella Gelmini parla di ‘Riforma’ per la scuola italiana, si tratta invece di tagli, declassamento e distruzione, per un sistema scolastico che fa acqua da tutte le parti.
Il personale è insufficiente e precario, le strutture in molti casi inadeguate e fatiscenti, l’offerta formativa ridotta all’osso.
Per questo motivo oggi gli studenti di tutt’Italia sono scesi in piazza a manifestare disagio e ‘non rassegnazione’. Hanno fatto suonare migliaia di sveglie perché il Governo si desti dal suo torpore.

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 Il Ministro Maria Stella Gelmini parla di ‘Riforma’ per la scuola italiana, si tratta invece di tagli, declassamento e distruzione, per un sistema scolastico che fa acqua da tutte le parti.
Il personale è insufficiente e precario, le strutture in molti casi inadeguate e fatiscenti, l’offerta formativa ridotta all’osso.
Per questo motivo oggi gli studenti di tutt’Italia sono scesi in piazza a manifestare disagio e ‘non rassegnazione’. Hanno fatto suonare migliaia di sveglie perché il Governo si desti dal suo torpore.
L’Unione degli studenti ribadisce i principali motivi della protesta: ‘il 40 % delle scuole è privo di certificato di idoneità statica, il 47% dei giovani è precario, il 29% dei giovani è disoccupato, il Governo ha tagliato le risorse per le borse di studio del 94,75%.
La scuola Italiana ha bisogno di una ‘Riforma’ ma non certo quella messa in atto, che non aggiunge nulla, toglie soltanto.
Il diritto allo studio, l’edilizia scolastica, i master per perfezionarsi, la ricerca, che fine hanno fatto con la Riforma Gelmini? Sono finiti in coda ad un elenco che privilegia il privato e svuota il pubblico.
La mobilitazione di massa, posta in essere quest’oggi, vorrà pur dire qualcosa.
Quando vengono toccati i diritti fondamentali delle persone, la reazione è collettiva, non si tratta più di prese di posizione di parte, rispondenti ad input politici di questo o quel partito. Si tratta di rivendicazioni che partono da un disagio interiore della persona.
Ebbene, il Governo si svegli, apra gli occhi, si renda conto che ‘soffocando le persone’ si genera dolore.
Per quanto ancora i ragazzi e le loro famiglie potranno continuare a tollerare le ingiustizie sociali determinate dalla Riforma Gelmini?
La scuola rappresenta per ogni ragazzo l’unica possibilità di crescita, di riscatto sociale.
La scuola evolvendosi determina la rivoluzione culturale di un Paese, da cui dipende il suo sviluppo, la sua esplosione economica.
In Italia, al momento, la tendenza è verso l’involuzione.