Sanita Puglia: ticket più equi

Sanita Puglia: ticket più equi

 
Ogni decisione se condivisa e partecipata viene meglio recepita e tollerata
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sciali Camera dei Deputati
 
 
La sanità pugliese torna ad occuparsi dei cittadini più deboli. Dal 1° luglio non dovranno più pagare un euro a ricetta i titolari di pensione sociale e gli ultrasessantenni con reddito basso.
Il  diritto all’esenzione ticket per visite ed esami specialistici riguarderà:
1) i cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro…..

 
Ogni decisione se condivisa e partecipata viene meglio recepita e tollerata
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sciali Camera dei Deputati
 
 
La sanità pugliese torna ad occuparsi dei cittadini più deboli. Dal 1° luglio non dovranno più pagare un euro a ricetta i titolari di pensione sociale e gli ultrasessantenni con reddito basso.
Il  diritto all’esenzione ticket per visite ed esami specialistici riguarderà:
 1) i cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
2) i disoccupati e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
3) i titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
4) i titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
A queste cifre potrebbero far seguito delle considerazioni. Si potrebbe affermare che la soglia è bassa, che le famiglie hanno bisogno di molto altro, che tantissime persone vivono un disagio, che non è contemplato dai casi elencati.
Ma va detto che è un primo passo. E’ la dichiarata disponibilità da parte della Giunta regionale pugliese, a prendersi carico dei bisogni dei cittadini, partendo dai più deboli. Il Piano di rientro ha inferto un duro colpo alla sanità di Puglia, con la chiusura di strutture ed il ridimensionamento di servizi e personale. Dagli errori si può solo imparare. Una gestione più oculata della sanità è necessaria, è doverosa, per il mantenimento del Sistema Sanitario Pubblico. La Puglia lo ha compreso e lo sta mettendo in pratica.
La Regione deve proseguire sulla via intrapresa, discutendo maggiormente con le associazioni di categoria, le professionalità di settore, i rappresentanti politici dei cittadini, perché ogni decisione se condivisa e partecipata, viene meglio recepita e tollerata.