Sanità Puglia: il Ministro Tremonti rispetti i cittadini che sentono minati i loro diritti…”

Sanità Puglia: il Ministro Tremonti rispetti i cittadini che sentono minati i loro diritti…”

Sanità Puglia: il Ministro Tremonti rispetti i cittadini che sentono minati i loro diritti fondamentali
 
Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Che il Centrodestra sia nervoso è comprensibilissimo, vista la decisione del Presidente della Camera Fini, di prendere le distanze da certa politica. Visto il calare del consenso espresso dai cittadini sempre più delusi ed amareggiati.
 

Sanità Puglia: il Ministro Tremonti rispetti i cittadini che sentono minati i loro diritti fondamentali
 
Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Che il Centrodestra sia nervoso è comprensibilissimo, vista la decisione del Presidente della Camera Fini, di prendere le distanze da certa politica. Visto il calare del consenso espresso dai cittadini sempre più delusi ed amareggiati.
Ma non si può mettere in atto la strategia del terrore per tenere tutto sotto controllo, non lo si può fare a livello nazionale, né lo si deve fare a livello regionale.
Il Centrodestra sembra aver dimenticato che la democrazia in Italia è una conquista fatta col sangue e non può in nessun modo essere soffocata da un agire politico mosso da supremazia e potere.
Quanto sta accadendo in Puglia è gravissimo. Il Ministro dell’Economia Tremonti facendo retromarcia sul Piano di Rientro e bloccando 500 milioni di euro per la Puglia, prospettando il Commissariamento in materia di Sanità non sta risolvendo un problema, ne sta creando un’infinità:
migliaia di famiglie terrorizzate all’idea di non ricevere lo stipendio nei prossimi mesi, moltissimi servizi messi a rischio per la mancanza di fondi, liste d’attesa tenute ancora più in attesa, per l’incertezza del domani.
La politica non può inficiare l’azione amministrativa. La politica non può mirare in alto incurante di quanti colpi arriveranno in basso.
La decisione del Ministro Tremonti, presa in solitudine e per nulla discussa con le parti in causa, non può portare benefici ai cittadini di Puglia, immolati su un altare che non è il loro.
Se si vuole infliggere un colpo così duro alla Puglia, si deve anche mettere in conto che i cittadini hanno una pazienza infinita, ma quando sentono minati i loro diritti fondamentali, sono capaci di reagire uniti e compatti, come accadde nel 2002 per il riordino sanitario del Presidente Fitto.
Ci auguriamo che la ragionevolezza prevalga sull’ambizione e sul potere.