Sanità Puglia: Il Governo chiede di sacrificare i lavoratori in attesa di internalizzazione

Sanità Puglia: Il Governo chiede di sacrificare i lavoratori in attesa di internalizzazione

Nota dell’On.Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
I Ministeri dell’Economia e della Salute non concedono ancora il via libera al Piano di rientro sanitario per la Puglia. Non esprimono parere negativo ma impongono un “dictat” che può mettere a rischio la stabilità economica di moltissime famiglie pugliesi.
Il Governo chiede di sospendere l’internalizzazione di oltre cinquemila lavoratori ausiliari. Si tratta di congelare la procedura che consente l’assunzione (in società pubbliche regionali) di personale dipendente di ditte esterne….

Nota dell’On.Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
I Ministeri dell’Economia e della Salute non concedono ancora il via libera al Piano di rientro sanitario per la Puglia. Non esprimono parere negativo ma impongono un “dictat” che può mettere a rischio la stabilità economica di moltissime famiglie pugliesi.
Il Governo chiede di sospendere l’internalizzazione di oltre cinquemila lavoratori ausiliari. Si tratta di congelare la procedura che consente l’assunzione (in società pubbliche regionali) di personale dipendente di ditte esterne.
Il Governo afferma che l’assunzione diretta è più costosa della esternalizzazione; la Regione Puglia sostiene il contrario.
Ancora una volta la politica gioca a “braccio di ferro” e chi ha più potere lo mette in campo.
Nessuno, però, sembra mettersi nei panni di quei cittadini che vedono la stabilità economica della loro famiglia appesa ad un filo, che dondola di qua e di là e che rischia di spezzarsi. 
Congelare il processo di internalizzazione, fino alla sentenza della Corte Costituzionale, che arriverà non prima dell’inizio del prossimo anno, significa tenere col fiato sospeso tante famiglie che hanno fatto progetti di vita come: contrarre un mutuo per acquistare la casa, l’auto o iscrivere i propri figli all’Università o ad un Master.
Le decisioni che vengono prese in alto, inevitabilmente cadono sulla base ed i cittadini sono i soli a farne le spese.
E’ giusto trovare una soluzione che porti la Puglia a risparmiare in Sanità, ma non è giusto che il Governo faccia pagare il disavanzo in maniera consistente ad una sola fetta di cittadini, già svantaggiati a causa di un lavoro precario.