Sanità Puglia: basta con le lotte di campanile, pensiamo ad una sanità per tutti

Sanità Puglia: basta con le lotte di campanile, pensiamo ad una sanità per tutti


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La situazione economica del paese non è più quella di alcuni anni fa ed in sanità dobbiamo pensare ed agire diversamente. L’obiettivo deve essere quello di garantire la sanità a tutti, ma gli sprechi, i doppioni, le ‘unità operative’ con medesime prestazioni a 20 chilometri di distanza, non possiamo più reggerle. Non possiamo più reggere ospedali comunali.
Dobbiamo disegnare una sanità che garantisca tutti e convogli l’eccellenza in Presidi ospedalieri di riferimento. Continuare ad immaginare un ospedale di riferimento in ogni paese, è come chiedere di avere una Università in ogni città. Non è possibile. E’ dispendioso e andrebbe a peggiorare la pressione fiscale, già difficile da sostenere.
La sanità attuale in Puglia sembra non avere una regia unica e obiettivi condivisi da raggiungere. Piu’ situazioni fanno pensare a monadi che si muovono diversamente.
Il sistema sanitario va considerato a rete e non ad ospedale. La sanità va ulteriormente deospedalizzata e resa territoriale per ridurre la spesa ed offrire un servizio migliore…
 
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La situazione economica del paese non è più quella di alcuni anni fa ed in sanità dobbiamo pensare ed agire diversamente. L’obiettivo deve essere quello di garantire la sanità a tutti, ma gli sprechi, i doppioni, le ‘unità operative’ con medesime prestazioni a 20 chilometri di distanza, non possiamo più reggerle. Non possiamo più reggere ospedali comunali.
Dobbiamo disegnare una sanità che garantisca tutti e convogli l’eccellenza in Presidi ospedalieri di riferimento. Continuare ad immaginare un ospedale di riferimento in ogni paese, è come chiedere di avere una Università in ogni città. Non è possibile. E’ dispendioso e andrebbe a peggiorare la pressione fiscale, già difficile da sostenere.
La sanità attuale in Puglia sembra non avere una regia unica e obiettivi condivisi da raggiungere. Piu’ situazioni fanno pensare a monadi che si muovono diversamente.
Il sistema sanitario va considerato a rete e non ad ospedale. La sanità va ulteriormente deospedalizzata e resa territoriale per ridurre la spesa ed offrire un servizio migliore.
Perchè nessuno, tranne il Presidente della Regione Nichy Vendola, pensa di agire sulla distribuzione nazionale delle risorse economiche in sanità, rivedendo i criteri di distribuzione, che attualmente danneggiano le regioni meridionali per via della popolazione più giovane? Perchè nessuno capisce che lasciare solo alla Conferenza Stato-Regioni il tema della distribuzione delle risorse penalizza il Mezzogiorno?
Nell’ultimo incontro con la Regione Puglia, presenti i vertici istituzionali e la minoranza, ho proposto intervento alla Corte Costituzionale e tutti si sono detti d’accordo.
Ho fiducia nel domani. Al buio segue sempre la luce. Credo che se lavoriamo tutti insieme per ridisegnare il nostro futuro, saremo in grado di realizzare la sanità che vogliamo e che ci indica la Costituzione, senza la difesa di interessi personali, localistici e senza livori derivanti da residualità istituzionali.
Sono certo che il Presidente della Regione, sappia bene che ha il dovere di coniugare il diritto alla salute con la situazione economica dell’Italia e che mai opererà tagli indiscriminati che riducano il diritto delle persone a curarsi dignitosamente.