Sanità: la politica dei tagli va rimessa in discussione. Gli eccessi sono sempre negativi

Sanità: la politica dei tagli va rimessa in discussione. Gli eccessi sono sempre negativi


di  Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sciali Camera dei Deputati
La Sanità pubblica italiana è da sempre un modello da imitare, poiché sancisce il diritto alla salute per tutti, senza distinzione di classe, di ceto, di censo.
Il Sistema Sanitario Nazionale Italiano ha funzionato benissimo per lungo tempo, da quando è stato introdotto con la legge n.833 del 1978. Quello italiano è un Sistema Sanitario pubblico di carattere universalistico, che garantisce l’assistenza sanitaria a tutti, finanziato attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle ASL attraverso il pagamento dei ticket sanitari.
Il Servizio Sanitario Nazionale Italiano dà attuazione all’articolo 32 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla salute per tutti i cittadini.
Secondo una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità risalente al 2000, l’Italia aveva il secondo Sistema Sanitario migliore del mondo, in termini di efficienza, di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini, dopo la Francia…
 


di  Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sciali Camera dei Deputati
La Sanità pubblica italiana è da sempre un modello da imitare, poiché sancisce il diritto alla salute per tutti, senza distinzione di classe, di ceto, di censo.
Il Sistema Sanitario Nazionale Italiano ha funzionato benissimo per lungo tempo, da quando è stato introdotto con la legge n.833 del 1978. Quello italiano è un Sistema Sanitario pubblico di carattere universalistico, che garantisce l’assistenza sanitaria a tutti, finanziato attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle ASL attraverso il pagamento dei ticket sanitari.
Il Servizio Sanitario Nazionale Italiano dà attuazione all’articolo 32 della nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla salute per tutti i cittadini.
Secondo una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità risalente al 2000, l’Italia aveva il secondo Sistema Sanitario migliore del mondo, in termini di efficienza, di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini, dopo la Francia.
Cosa è successo nell’ultimo decennio? Il rigore ha ceduto il posto ad  una politica sanitaria dalle maglie dilatate. I debiti hanno imposto i tagli ed ora accade che una politica ragionieristica, non tenga più conto del malato e della sue necessità di cura.
Va rimesso tutto in discussione. Non si può passare da un eccesso all’altro e lasciare che cittadini agonizzino su una barella per mancanza di personale. Non si può lasciare che malattie importanti divorino i cittadini, perché le lunghe liste d’attesa non consentono accertamenti diagnostici repentini. Non si può demolire un Sistema Sanitario solidaristico, al solo scopo di tagliare i costi.
Evidentemente, quando si risparmia troppo, si mette a repentaglio la vita umana.
La politica dei tagli va rimessa in discussione, in Puglia, così come in molte altre regioni d’Italia. Chi gestisce ha il dovere di coinvolgere le professionalità, le associazioni di categoria, i referenti politici e rimodulare l’attuale politica sanitaria. Bisogna risparmiare su altri capitoli e garantire ai cittadini i servizi essenziali in sanità.
Se si prosegue sulla via dei tagli indiscriminati, non tarderà ad arrivare il caso emblematico di malasanità, dovuto alla mancanza di risorse. I medici possono diagnosticare e applicare cure. Non possono certo operare ‘il miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci.’