Sanità: In un biennio la Puglia perde tre bollini rosa

Sanità: In un biennio la Puglia perde tre bollini rosa

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
Dopo il bollino blu per le spiagge consigliate, è arrivato il bollino rosa per le strutture ospedaliere attente alla prevenzione per le patologie femminili.
Il  bollino rosa è concesso in base ai servizi sanitari resi alle donne, nell’ambito della prevenzione delle patologie femminili.
Nel 2008 l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, dopo una serie di verifiche legate ad alcuni parametri, ha rilasciato bollino rosa a ben quattro ospedali dell’Asl Bari, trattasi del “don Tonino Bello” di Molfetta, del ”Umberto I” di Altamura, del “San Paolo” di Bari e del “Di Venere” di Carbonara.
 

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
Dopo il bollino blu per le spiagge consigliate, è arrivato il bollino rosa per le strutture ospedaliere attente alla prevenzione per le patologie femminili.
Il  bollino rosa è concesso in base ai servizi sanitari resi alle donne, nell’ambito della prevenzione delle patologie femminili.
Nel 2008 l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, dopo una serie di verifiche legate ad alcuni parametri, ha rilasciato bollino rosa a ben quattro ospedali dell’Asl Bari, trattasi del “don Tonino Bello” di Molfetta, del ”Umberto I” di Altamura, del “San Paolo” di Bari e del “Di Venere” di Carbonara.
I quattro ospedali segnalati si distinsero  per l’attenzione alle patologie femminili,  per i reparti di Ostericia e Ginecologia e  per la presenza di personale femminile ai vertici e tra le corsie.
Oggi nel Sud Italia la Campania si classifica prima e la Puglia riceve il bollino rosa per una sola struttura sanitaria Lo conquista il Presidio ospedaliero centrale “Santissima Annunziata” di Taranto.
E’ un dato sul quale riflettere per le scelte future. Evidentemente negli ultimi due anni la Puglia ha prestato meno attenzione alla sanità al femminile. E’ il caso di fare un’analisi dell’accaduto e recuperare il terreno perduto.
A livello nazionale sono oltre 350 gli ospedali a misura di donna. La classifica è stata stilata da un’apposita Commissione scientifica presieduta da Laura Pellegrini, Direttore Generale dell’Istituto Malattie Infettive Spallanzani di Roma.
La Puglia non può, come i gamberi, fare passi indietro su un progetto così importante, deve rimboccarsi le maniche e tornare a conquistare quella posizione di rilievo in ambito sanitario, di cui godeva solo qualche anno fa.