Sanità: bilancio finanziario di previsione per il triennio 2011- 2013

Sanità: bilancio finanziario di previsione per il triennio 2011- 2013

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il fondo per le politiche sociali è il principale strumento di finanziamento con cui Regioni e successivamente Enti Locali erogano i servizi sociali alle persone. In soli quattro anni, le risorse da ripartire alle Regioni sono scese dai 656 milioni di euro per il 2008 (in realtà prima della decurtazione operata dall’attuale Governo i finanziamenti da ripartire erano più di 800) agli attuali 75.
Le decurtazioni in programma riguardano tra gli altri: il Fondo per l’infanzia e l’adolescenza che passa nel giro di tre anni da 44.467 a 39.964, il Fondo per le politiche della famiglia che passa dai 280.000 del 2008 agli attuali 52.466…

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il fondo per le politiche sociali è il principale strumento di finanziamento con cui Regioni e successivamente Enti Locali erogano i servizi sociali alle persone. In soli quattro anni, le risorse da ripartire alle Regioni sono scese dai 656 milioni di euro per il 2008 (in realtà prima della decurtazione operata dall’attuale Governo i finanziamenti da ripartire erano più di 800) agli attuali 75.
Le decurtazioni in programma riguardano tra gli altri: il Fondo per l’infanzia e l’adolescenza che passa nel giro di tre anni da 44.467 a 39.964, il Fondo per le politiche della famiglia che passa dai 280.000 del 2008 agli attuali 52.466, il Fondo nazionale per il servizio civile che passa dai 303.422 per il 2008 ai 170.261 per il 2010, agli attuali 112, al totale azzeramento del Fondo per la non autosufficienza di cui all’articolo 1, comma 1264, della legge finanziaria 27 dicembre 2006, n. 296 il cui finanziamento per il 2011 non è previsto.
Non vi è finanziamento del Fondo per l’inclusione degli immigrati.  Per il Fondo per le pari opportunità vengono assegnati per il 2011 2 milioni di euro e niente viene detto per il Fondo contro la violenza alle donne. 
La “social card”, salutata solo un anno fa come la panacea per tutti mali della povertà, al momento non trova collocazione, non essendo previsto finanziamento.
Il settore della Sanità, è caratterizzato solo da tagli o da mancati rifinanziamenti, prima fra tutti l’Istituto Superiore di sanità a cui gli vengono decurtati 5 milioni di euro.
Per la lotta al randagismo, che in alcune zone del Paese mette a rischio la vita e la sicurezza delle persone, si prevede uno stanziamento pari a 0,7 milioni rispetto ai 3,4 dello scorso anno.
Le somme destinate alle Regioni e alle Province autonome per la procreazione medicalmente assistita ridotte a solo 12 milioni di euro e ancora non sufficiente il finanziamento delle risorse relative alle somme per la liquidazione delle transazioni da stipulare con i soggetti emotrasfusi, danneggiati da sangue infetto o emoderivati infetti che abbiano instaurato azioni di risarcimento danni.
A tutto questo bisogna aggiungere il mancato aggiornamento dei LEA da almeno due anni, che sta avendo gravi ripercussioni sui cittadini, costretti a far fronte da soli alle mancate ed auspicate novità previste nel 2008 e mai entrate in vigore, quali: il nuovo “nomenclatore Tariffario delle Protesi dei Presidi e degli Ausili” l’aggiornamento dell’elenco delle malattie croniche e rare esentate dal pagamento del ticket, l’introduzione del vaccino anti papilloma virus contro il cancro alla cervice uterina, l’analgesia epidurale che consente di partorire senza dolore, la diagnosi neonatale della sordità congenita e della cataratta congenita, il potenziamento dell’assistenza odontoiatrica attraverso la visita di controllo per tutti e il trattamento delle urgenze, le cure domiciliari soprattutto per i malati nella fase terminale, i servizi socio sanitari come i consultori familiari, i centri di salute mentale, i servizi di neuropsichiatria per i minori, i servizi per i disabili gravi e quelli per le persone con dipendenze patologiche.
Sono stati tagliati inoltre,  quasi del tutto, i fondi relativi al capitolo 7464 “Interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica” e non convince la soluzione adottata in alternativa di poter utilizzare in parte, fondi per le aree sottoutilizzate (Fondi Fas).