Puntiamo sul turismo internazionale per creare posti di lavoro

Puntiamo sul turismo internazionale per creare posti di lavoro


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
La crisi non si combatte cercando l’isola che non c’è, si combatte valorizzando quel che si ha.
Nel 2011 la Puglia è stata la prima regione italiana per numero di visitatori nel mese di agosto, la seconda nel mese di luglio. Un primato difficile da mantenere in questa stagione di crisi,  ma certamente la strada giusta da percorrere.
La Puglia possiede spiagge che rappresentano una risorsa turistica di grande attrattiva. Si deve lavorare affinchè il turismo divenga fonte di reddito per un numero sempre più largo di pugliesi.
Perché ciò accada non dobbiamo più accontentarci del turismo nazionale, ma dobbiamo investire nella promozione a livello internazionale.
La Puglia è nota per il Salento ma ha mille altre prospettive all’orizzonte. Deve far conoscere la Valle d’Itria, il tavoliere delle murge, il Gargano, i Monti Dauni… paesaggi stupendi che hanno tutte le potenzialità per sviluppare un turismo alternativo a quello del mare, legato agli agriturismi, alle fattorie didattiche, al relax e ai centri benessere…  
 
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
La crisi non si combatte cercando l’isola che non c’è, si combatte valorizzando quel che si ha.
Nel 2011 la Puglia è stata la prima regione italiana per numero di visitatori nel mese di agosto, la seconda nel mese di luglio. Un primato difficile da mantenere in questa stagione di crisi,  ma certamente la strada giusta da percorrere.
La Puglia possiede spiagge che rappresentano una risorsa turistica di grande attrattiva. Si deve lavorare affinchè il turismo divenga fonte di reddito per un numero sempre più largo di pugliesi.
Perché ciò accada non dobbiamo più accontentarci del turismo nazionale, ma dobbiamo investire nella promozione a livello internazionale.
La Puglia è nota per il Salento ma ha mille altre prospettive all’orizzonte. Deve far conoscere la Valle d’Itria, il tavoliere delle murge, il Gargano, i Monti Dauni… paesaggi stupendi che hanno tutte le potenzialità per sviluppare un turismo alternativo a quello del mare, legato agli agriturismi, alle fattorie didattiche, al relax e ai centri benessere.  
Nel 2011 gli occupati nel settore turistico, fra alberghi e ristoranti, sembra si siano aggirati intorno al 4%  del totale dei lavoratori pugliesi.
Dobbiamo lavorare perché quel 4% diventi un numero a due cifre.
La natura è stata benevola con la Puglia. Dobbiamo mettere a frutto ogni potenzialità per costruire un mercato turistico forte e soprattutto destagionalizzato.
Dobbiamo imparare che il turismo non parte il primo giugno per chiudersi il 30 agosto.
Negli altri paesi del mondo il turismo è presente ogni giorno dell’anno.
Dobbiamo imparare che il turismo non è soltanto spiagge e mare.
Le nostre chiese, i monumenti, gli scavi archeologici, le masserie, i centri benessere, sono offerte turistiche spendibili tutto l’anno.
Dobbiamo infine imparare a vendere il nostro prodotto. La promozione turistica, il marketing, non sono investimenti inutili. Nessuno acquista un bel vestito se la vetrina del negozio non ha catturato la sua attenzione.
La Puglia deve costruire la sua vetrina e deve esportarla in tutto il mondo.
La Puglia non è una terra a vocazione industriale, né fortemente commerciale.
La Puglia è una terra a vocazione agricola e turistica. Deve valorizzare il suo territorio, le sue colture, il suo paesaggio, la cucina tipica. Deve esportare questa offerta turistica all’estero, così  potrà non solo vincere la crisi, ma offrire ai suoi conterranei possibilità di crescita interculturale straordinaria.