Prova di forza per la stampa locale

Prova di forza per la stampa locale

Si tagliano le risorse con inevitabili ripercussioni sull’occupazione

Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare pugliese PD

 Luca Montrone, Presidente di Telenorba, l’emittente televisiva locale più importante del Mezzogiorno d’Italia, contesta l’approvazione alla Camera dell’emendamento al Decreto Milleproroghe in base al quale, in maniera retroattiva, a decorrere dall’anno 2009, radio e TV locali non potranno più usufruire delle provvidenze per l’editoria.
E’ un duro colpo che il Governo di centrodestra infligge alla informazione locale che ha un ruolo importantissimo, quello di tenere alta l’attenzione su problemi e vicende di milioni di piccoli comuni italiani, che non possono trovare spazio nelle pagine di informazione nazionale.

Si tagliano le risorse con inevitabili ripercussioni sull’occupazione

Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare pugliese PD

 
Luca Montrone, Presidente di Telenorba, l’emittente televisiva locale più importante del Mezzogiorno d’Italia, contesta l’approvazione alla Camera dell’emendamento al Decreto Milleproroghe in base al quale, in maniera retroattiva, a decorrere dall’anno 2009, radio e TV locali non potranno più usufruire delle provvidenze per l’editoria.
E’ un duro colpo che il Governo di centrodestra infligge alla informazione locale che ha un ruolo importantissimo, quello di tenere alta l’attenzione su problemi e vicende di milioni di piccoli comuni italiani, che non possono trovare spazio nelle pagine di informazione nazionale.
Il decreto colpisce non solo il diritto/dovere di informazione, ma anche il mondo occupazionale. Sarà inevitabile conseguenza un ridimensionamento del personale, non solo, si infliggerà una battuta d’arresto alle tante realtà imprenditoriali, la cui crescita è legata alla promozione ospitata da stampa, radio e TV locali. Molte piccole realtà rischiano infatti l’estinzione.
Le provvidenze che il Decreto annulla, consistevano: nella riduzione tariffaria del 50% dei costi delle utenze telefoniche; nel rimborso del 40% dei costi delle utenze elettriche e dei costi dei collegamenti satellitari; nel rimborso del 60% dei costi dei canoni di abbonamento delle agenzie di informazione radiotelevisiva.
La politica messa in atto dal Governo di centrodestra continua a mettere all’angolo i più deboli, con una linea discriminatoria, assolutamente non condivisibile.
Mi auguro che le obiezioni sollevate da giornalisti ed emittenti radio/televisive locali facciano riflettere il Governo, adottando decisioni che riportino il sereno nel mondo della “piccola” ma “grande” informazione italiana.