Proposta di legge per la donazione del corpo post mortem: l’On. Grassi a Torino

Proposta di legge per la donazione del corpo post mortem: l’On. Grassi a Torino

 A Torino l’on. Gero Grassi illustra alla Facoltà  di Medicina la proposta di legge per la donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica. L’onorevole Gero Grassi, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, venerdi 5 giugno, è invitato dalla Fondazione Ariodante Fabretti di Torino ad illustrare la propria Proposta di legge, già depositata alla Camera e riguardante ”Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem ai fini di studio e di ricerca scientifica”.

 A Torino l’on. Gero Grassi illustra alla Facoltà  di Medicina la proposta di legge per la donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.

L’onorevole Gero Grassi, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, venerdi 5 giugno, è invitato dalla Fondazione Ariodante Fabretti di Torino ad illustrare la propria Proposta di legge, già depositata alla Camera e riguardante ”Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem ai fini di studio e di ricerca scientifica”.

Il convegno, cui partecipano illustri medici italiani ed il Vescovo di Ozieri mons. Sergio Pintor che interverrà sui problemi etici, si terrà presso l’Aula di Anatomia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino che insieme al Comune, alla Provincia e all’Arcidiocesi di Torino e alle Società italiane di Chirurgia, Ortopedia e Medicina Legale patrocinano il Convegno.

La proposta dell’on. Gero Grassi, al fine di consentire la dissezione, prevede la possibilità che, su consenso dell’interessato, attraverso testamento olografo, il corpo del defunto, dopo l’accertamento della morte, possa essere donato a Centri di riferimento per conservazione e utilizzazione delle salme, senza scopi di lucro, ai fini dello studio e  della ricerca scientifica.

Attualmente gli studenti universitari e gli stessi medici in chirurgia, microchirurgia, chirurgia non invasiva, radiologia e radiologia interventista non praticano la dissezione, unico metodo idoneo ad acquisire una conoscenza reale, particolareggiata e tridimensionale del corpo umano. Si assiste ad una fuga verso nazioni limitrofe come la Francia dove il 50% dei frequentanti i corsi è composto da cittadini italiani.

La legge prevede che il trasporto della salma sia a carico della ASL dove ha sede il Centro di riferimento e che sia promossa una opportuna campagna di sensibilizzazione al fine di consentire la possibilità di donare il corpo del defunto per scopo altamente umanitario quale quello della ricerca scientifica che consente l’approfondimento e lo studio di particolari malattie.