Proposta di legge per il restauro dei trulli di Alberobello e della Valle d’Itria

Proposta di legge per il restauro dei trulli di Alberobello e della Valle d’Itria

di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

 
Alberobello, comune della Provincia di Bari, ubicato nel cuore della Valle d’Itria, noto per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli, dal 1996 fa parte dell’UNESCO. E’ un territorio magico, unico nel suo genere, da salvaguardare e conservare, perché patrimonio dell’umanità.
La storia dei trulli è legata a un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio su cui sorge Alberobello, imposero ai contadini di edificare a secco le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie.
Dovendo utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida.
Sono trascorsi molti secoli da quando i trulli hanno cominciato a colorare di bianco e grigio Alberobello e la Valle d’Itria, conferendo al territorio un’aria magica. Il tempo si sa, consuma e degrada, per questo è necessaria una Legge che tuteli e conservi i trulli. 
Il 26 aprile 2012 è stata depositata alla Camera dei Deputati la Proposta di Legge: ‘Interventi per il restauro ed il recupero dei trulli di Alberobello e della Valle d’Itria.
Sono firmatari della proposta di legge ventitre Deputati tra i quali i pugliesi: Gero Grassi, Teresa Bellanova, Francesco Boccia, Michele Bordo, Cinzia Capano, Paola Concia, Dario Ginefra, Alberto Losacco, Margherita Mastromauro, Fausto Recchia, Giuseppina Servodio e Ludovico Vico. Con questi anche l’on. Giuseppe Fioroni, abituale visitatore di Alberobello…

di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

 
Alberobello, comune della Provincia di Bari, ubicato nel cuore della Valle d’Itria, noto per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli, dal 1996 fa parte dell’UNESCO. E’ un territorio magico, unico nel suo genere, da salvaguardare e conservare, perché patrimonio dell’umanità.
La storia dei trulli è legata a un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio su cui sorge Alberobello, imposero ai contadini di edificare a secco le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie.
Dovendo utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida.
Sono trascorsi molti secoli da quando i trulli hanno cominciato a colorare di bianco e grigio Alberobello e la Valle d’Itria, conferendo al territorio un’aria magica. Il tempo si sa, consuma e degrada, per questo è necessaria una Legge che tuteli e conservi i trulli. 
Il 26 aprile 2012 è stata depositata alla Camera dei Deputati la Proposta di Legge: ‘Interventi per il restauro ed il recupero dei trulli di Alberobello e della Valle d’Itria.    
Sono firmatari della proposta di legge ventitre Deputati tra i quali i pugliesi: Gero Grassi, Teresa Bellanova, Francesco Boccia, Michele Bordo, Cinzia Capano, Paola Concia, Dario Ginefra, Alberto Losacco, Margherita Mastromauro, Fausto Recchia, Giuseppina Servodio e Ludovico Vico. Con questi anche l’on. Giuseppe Fioroni, abituale visitatore di Alberobello.
La proposta di legge risponde alla necessità di assicurare finanziamenti ai Comuni ed ai proprietari per il restauro ed il recupero dei trulli di Alberobello e della Valle d’Itria che per la crisi dell’economia agricola e vitivinicola e per l’esaurimento delle tradizionali tecniche costruttive rischia, in assenza di opere di manutenzione, l’abbandono o la trasformazione selvaggia indotta dalla cultura consumistica e dal turismo di massa.
Non sono mancati nel passato provvedimenti che, in attuazione delle diverse leggi di tutela, hanno riconosciuto l’importanza nazionale dei trulli e l’interesse pubblico per la loro tutela, anche se limitati al Comune di Alberobello, per il quale la Regione Puglia aveva varato la legge 26 novembre 1979, n. 72, che prevedeva interventi per la ricostruzione del centro storico, luogo di maggiore concentrazione dei trulli. Tale legge regionale, purtroppo, é stata abrogata nel 1988.
Attualmente non esiste nessuno strumento pubblico che incentivi il recupero di queste costruzioni oggetto di studi e di interesse turistico sempre crescente a livello mondiale. Oggi il recupero é legato solo all’iniziativa privata, che spesso si scontra con gli altissimi costi di ristrutturazione e con la carenza di manodopera specializzata.
Obiettivo del disegno di legge é quello di fornire le risorse per corretti interventi di restauro, tesi a consentire la più varia fruibilità dei trulli, in modo da avviare, attraverso finanziamenti ai Comuni ed ai proprietari, un processo di recupero delle antiche tecniche costruttive come garanzia di recupero della forma interna ed esterna dei trulli.
Il disegno di legge è finalizzato: 1) ad incentivare il decoro del trullo e a garantire un’ottima del trullo, 2) alla pavimentazione con lastre calcaree delle due aree monumentali di Alberobello denominate Rione Monti e Rione Aia Piccola; 3) ad acquisire fondi necessari affinchè tutti i trulli vengano dotati di porte e finestre in legno, eliminando definitivamente quelle in anticorodal; 4) ad eliminare i camini in eternit dei trulli, per sostituirli con canne fumarie in linea con il manufatto e salubri.
Fanno parte del comprensorio dei trulli i territori dei comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Francavilla Fontana, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Ostuni, Putignano, San Michele Salentino e Villa Castelli, appartenenti alle province di Bari, Brindisi e Taranto.
La Proposta di legge prevede diversi beneficiari: il comune di Alberobello e i comuni ubicati nel comprensorio, i cittadini proprietari dei trulli, i titolari di contratti di locazione non inferiore a dodici anni che rispondono a precisi requisiti, gli operatori agricoli e turistici, le cooperative di giovani proprietari degli stessi beni.
L’importo destinato dalla Proposta di Legge è suddiviso, per il 50% al Comune di Alberobello e per il restante 50% agli altri Comuni del Comprensorio. I fondi tra i Comuni del Comprensorio sono ripartiti tenendo presente il numero dei trulli esistenti per Comune. L’ammontare totale dei fondi è suddiviso in: 50% ai Comuni e 50% ai privati.